Come liberarsi dalla pubblicità e dal tracciamento on line

In un articolo apparso qualche tempo fa sulla rivista specializzata “Better marketing”, Jared A. Brock, – che si presenta come autore, regista, futurista senza cellulari, nonché redattore di più di 500 articoli su TIME, Esquire, Guardian, HuffPost – offre una serie di suggerimenti su “Come non vedere mai più un annuncio su Internet (compresi gli spot di YouTube)”, specificando di aver impiegato due minuti per evitare oltre 2,57 milioni di annunci (fino alla pubblicazione dell’articolo).

by onnikontiokorpi da Pixabay

L’esperienza dice chiaramente quanto siano fastidiosi gli annunci pubblicitari che ogni centesimo di secondo fanno capolino da tutte le parti. L’aspetto però più allarmante è rappresentato da tutto quanto sta dietro a ognuno di essi, con il tracciamento e il c.d. raschiamento di dati che ha trasformato ogni utente nel prodotto da vendere al migliore offerente.

Negli anni settanta, le persone vedevano una media di 500 annunci al giorno, oggi una media di 6 – 10.000. L’utente medio di Internet s’imbatte su 1.700 banner pubblicitari al mese. Facebook spara centinaia di miliardi di annunci al giorno. Gli spettatori di YouTube devono guardare milioni di ore di pubblicità all’anno.

Internet è un gigantesco centro commerciale dove piovono annunci pubblicitari senza soluzione di continuità: da Facebook, da Instagram, da Gmail, da YouTube, e poi popup, annunci della barra laterale, ecc. ecc.

Ma nel mondo intero si fa strada una crescente diffidenza nei confronti degli algoritmi di dipendenza che invadono la privacy, e il GDPR dell’UE sarà plausibilmente seguito da altre regolamentazioni, dappertutto. “Qual è lo scopo commerciale principale dello smartphone?”, si chiede Brock. “Sulla base dei ricavi totali, è in primis servire annunci pubblicitari. Lo scopo commerciale secondario è vendere app. Il terzo è costringerti ad aggiornare il tuo dispositivo e a cambiarlo dopo qualche anno. Ma soprattutto, lo smartphone è un dispositivo di pubblicazione di annunci”.  Invece, il piano aziendale del social media è: primo step, connetterti con tutti; secondo, creare dipendenza; terzo, fare pubblicità a se stesso.

Quindi, per fare soldi hanno tutti bisogno della pubblicità. Ma noi ne abbiamo bisogno per collegarci agli altri? La pubblicità è la promessa di un miglioramento della vita in cambio di denaro. Ma la verità è che beni e servizi non ci danno mai più valore di quello che prendono.  La pubblicità oggi è quasi esclusivamente basata sullo schermo del computer – desktop, laptop, smartphone – dal quale veniamo spinti in una certa direzione, in quella desiderata dall’inserzionista che fa arricchire l’intermediario. Ecco perciò i consigli di Brock per uscire da questo girone dantesco, tanto più credibili in quanto da lui stesso sperimentati.

1. UBLOCKORIGIN. Da quando l’ha scaricata Brock, nel 2018, questa app gratuita

ha bloccato oltre 2.573.000 annunci. In primo luogo, quelli su YouTube si sono ridotti a zero.

2. GHOSTERY

Ghostery stoppa i tracker, e ne puoi avere la conferma vedendo l’elenco di quelli bloccati ogni volta che vai su un sito. Già attivando uBlock e Ghostery, il 95 % della pubblicità sarà eliminato.

3. UN BROWSER ANONIMO

Passa da Google Chrome, o da Safari (Apple), a un browser anonimo che non tiene traccia dei tuoi clic e non registra la tua cronologia.

Epic

Epic è un browser sicuro che blocca annunci pubblicitari, tracker, impronte digitali, mining di criptovalute, segnalazione a ultrasuoni e altro ancora. Blocca oltre 600 tentativi di tracciamento degli annunci in una sessione di navigazione media e ha la possibilità di attivare la privacy della rete.

Tor

Grazie a Tor ci si può proteggere da tracciamento, sorveglianza e censura, e per questo motivo è molto utilizzato nei regimi autoritari.

Browser basati solo su testo

Esistono browser che cancellano tutte le immagini dal web, utili, tra l’altro, dove la connessione è debole. E’ una scelta estrema, ma utilizzando uno di questi, puoi stare certo che la pubblicità finirà. Il passaggio successivo è quello da Google/Yahoo/Bing a un motore di ricerca anonimo.

4. MOTORE DI RICERCA ANONIMO

Il principale è DuckDuckGo, ma ci sono altre opzioni quali Qwant , Gibiru , SwissCows o SearchEncrypt . 

5. FACEBOOK NEWSFEED ERADICATOR

Il quinto suggerimento è quello di installare Newsfeed Eradicator. L’utente medio trascorre su Facebook quasi 58 minuti al giorno.  “Questa app gratuita, racconta Brock, “mi ha fatto risparmiare oltre 1.000 ore negli ultimi quattro anni”. In pratica, con Newsfeed Eradicator, per vedere cosa stanno facendo i tuoi amici dovrai andare a far loro visita consapevolmente, senza che un algoritmo ti imponga sulla bacheca una notizia piuttosto che un’altra, o una persona anzicché un’altra. 

Brock conclude il suo pezzo così: “La fine della pubblicità digitale a pagamento non basata su autorizzazioni è una cosa estremamente positiva per i marketer innovativi e i loro clienti. Piuttosto che bombardare estranei e manipolarli con “spinte, spinte e spinte”, essi troveranno il modo di deliziare i loro fan in modo così completo che i loro clienti diventeranno i loro più grandi inserzionisti, diffondendo la parola in modo autentico, organico e gratuito. Spero che questo articolo faccia risparmiare migliaia di ore e milioni di annunci. Per me, il web è ora un ambiente piacevole, privato, a bassa ansia e controllato nel tempo, con zero pubblicità e tracciamento minimo”.

Non ci resta che provare a mettere in pratica “I 5 principi di Brock”. Certamente, ciò che spesso accade in questo campo è che togliendo un mattone viene giù il muro intero: un trucco delle big tech per ricattare i consumatori – prodotti. Non ci resta che verificarlo di persona.

Nino Mallamaci

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