Un giovane di 20 anni è morto dopo essere stato morso da uno squalo intorno alle 11:00 locale (01:00 attuale in Italia) di domenica 5 settembre, a Emerald Beach, a circa 500 km a nord di Sydney, in Australia. Lo hanno riferito le autorità che hanno disposto l’immediata chiusura delle spiagge della zona fino a nuovo ordine. I paramedici e i soccorritori sono stati chiamati dopo aver ricevuto segnalazione dell’attacco e hanno trovato diversi bagnanti e surfisti che cercavano di salvare la vittima, in un “tentativo incredibilmente coraggioso in una situazione molto pericolosa”, ha detto Chris Wilson, un funzionario del soccorso medico dello stato del New Wales. “Tutti sulla spiaggia erano sconvolti questa mattina”, ha aggiunto. Purtroppo inutili i tentativi di salvare la vita al giovane. “L’uomo ha riportato un grave infortunio al braccio e, nonostante i migliori sforzi dei bagnanti, dei soccorritori e di altri servizi di emergenza, non è stato possibile tenerlo in vita”. L’Australia è nota per un gran numero di incontri di squali non provocati con gli umani e l’attacco di oggi è stato il secondo del 2021, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Secondo i dati pubblicati dalla Taronga Conservation Society, un’agenzia governativa per la fauna selvatica, nel 2020 il tasso di attacchi da parte del predatore marino era stato da record con 26 attacchi, di cui due mortali.
C.S. “Sportello dei Diritti”