Da qualche ora si sono verificati nuovi sbarchi al porto di Roccella. E recente è anche l’appello lanciato dal Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia sulle condizioni in cui si trovano ad operare i rappresentanti della Polizia di Stato. Un grido d’allarme di fronte al quale non si può restare in silenzio, e cui il ministero competente è necessario fornisca risposte adeguate, anche perché non è più definibile il fenomeno immigrazione quale emergenza, dal momento che questo tipo di avvenimenti si susseguono con cadenza costante e soprattutto nella bella stagione.
Il Governo ha il dovere di prestare la massima attenzione ai disagi ed alle difficoltà delle Forze dell’ordine: disagi che il Siulp, nella persona del suo presidente provinciale Franco Minici, sta puntualmente e con drammatica regolarità riportando, nonostante queste denunce sembrino cadere nel vuoto, abbandonando le stesse forze dell’ordine nella totale incertezza della propria incolumità anche dal punto di vista sanitario, alla luce della pandemia ancora in atto. E’ profondamente ingiusto lasciare che determinate carenze nazionali organizzative e di programmazione, riguardo la questione immigrazione, si trasformino in responsabilità esclusiva di chi cerca solo di compiere il proprio dovere e tutelare le comunità.
Servire lo Stato non può tradursi in un combattere la guerra a mani nude, come in questi casi, ma riuscire a farlo in sicurezza e serenità, cosa che è praticamente negata ai rappresentanti calabresi delle forze dell’ordine. Non è più procrastinabile un intervento ed un percorso concreto che supporti pienamente questi uomini e queste donne (cui va la mia più incondizionata solidarietà) che hanno scelto di svolgere una nobile professione ma che oggi affrontano grossi sacrifici. In base a quanto appreso dal Siulp, le problematiche non sono solo di natura numerica, quindi poco personale a fronte dei numerosi e ripetuti sbarchi, ma persino carenze nelle strutture riservate all’accoglienza, in particolare quella di Roccella, dove insistono percorsi e spazi comuni con altissimo pericolo di contagio.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che sino ad oggi non sembra essere stata molto attenta alle problematiche connesse agli sbarchi e alle politiche migratorie, si attivi immediatamente e cerchi di trovare una soluzione utile a dimostrare rispetto verso le forze dell’ordine e ridare loro dignità lavorativa garantendone la salute personale e quella delle loro famiglie.
Tilde Minasi Consigliere regionale Lega