Messa a segno quest’oggi l’Operazione Stirpe contro Cosa Nostra di Palermo. Fermate 16 persone, tre delle quali sono ritenute i vertici del mandamento mafioso di Ciaculli. Il Generale Arturo Guarino, comandante provinciale dei Carabinieri, soddisfatto per la riuscita e per l’importanza dell’evento ha dichiarato: “L’operazione Stirpe dimostra ancora una volta l’arroccamento di Cosa Nostra palermitana intorno ai propri schemi organizzativi e valoriali tradizionali: la struttura del mandamento e delle famiglie, le relazioni con gli USA, le estorsioni per sostenere i carcerati, il vincolo della discendenza di sangue” (cit ANSA). La capacità dei militari dell’Arma nell’aver disegnato le relazioni e di aver individuato il vertice del mandamento Ciaculli-Brancaccio è la dimostrazione concreta dell’impegno, della conoscenza e della professionalità dei Carabinieri nella lotta contro la Mafia. Dalle risultante investigative pare che il “pizzo” fosse imposto a tappeto persino durante il lockdown. Nessuno sfuggiva ai picciotti di Cosa Nostra e nessuno lo ha mai denunciato. Un’operazione andata a buon fino proprio a qualche giorno di distanza dalla commemorazione del vile attentato contro il giudice Paolo Borsellino in cui morirono anche gli uomini delle sua scorta.
Mafia, blitz a Palermo: decapitati vertici del clan di Ciaculli
FMP