“Il cicloturismo diventa una delle chiavi per scoprire le bellezze del nostro Parco, in modalità lenta e sostenibile, nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura. L’itinerario della Ciclovia dei Parchi della Calabria, premiato con l’Italian green road award” (Oscar italiano del cicloturismo), rappresenta un’occasione di sviluppo e crescita sociale poiché consente al turista, in sella alla bici, di godere di paesaggi mozzafiato e al contempo di apprezzare luoghi, cultura e prodotti identitari”.
È quanto dichiara in una nota il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano, in relazione al riconoscimento ottenuto dalla Ciclovia dei Parchi della Calabria, premiata con l’Italian green road award seppur in ex aequo con la provincia di Trento, grazie all’ impegno dei Parchi nazionali che assieme alla Regione hanno realizzato un percorso lungo 545 km che attraversando tutta la dorsale dal Pollino arriva a Reggio Calabria.
Dal 16 al 23 settembre, durante la settimana dedicata alla mobilità sostenibile, una carovana, percorrerà da nord a Sud tutto il tragitto, con arrivo a Reggio Calabria, passando per Gambarie e l’Aspromonte.
“Le tre tappe della Ciclovia che percorrono l’Aspromonte – ha detto Autelitano – raggiungono le zone maggiormente rappresentative del nostro Parco, con panorami incantevoli e suggestivi: Canolo e le Dolomiti del Sud, Zervò e la Valle delle Grandi Pietre, il Mausoleo di Garibaldi e l’Osservatorio della Biodiversità di Cucullaro, fino al centro turistico di Gambarie e alla lunga discesa verso la costa. Itinerari che offrono la possibilità di pedalare tra ricchi boschi di faggi, splendidi oleandri e favolose pinete di pini larici, alberi simbolo dell’Aspromonte. Il turismo lento, green e sostenibile – ha proseguito il Presidente Autelitano – è in continua crescita, con un potenziale ancor più elevato a seguito della pandemia che ha accresciuto la necessità di turismo esperienziale e di prossimità, verso nuove destinazioni ancora tutte da scoprire. Da non sottovalutare, inoltre, anche le possibili ricadute occupazionali che il cicloturismo può offrire alle comunità locali ed in particolare ai giovani con effetti determinanti anche nelle azioni di contrasto allo spopolamento: un’occasione per valorizzare l’economia green del territorio. Grazie alla bici l’indotto derivante da ospitalità, assistenza, luoghi culturali, enogastronomia, permette di trasformarla in un volano economico e di sviluppo locale. E’ necessario – ha concluso il Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano – implementare ed integrare i percorsi ciclabili estendendoli all’interno delle comunità di valle, cuore di autentici sistemi socioeconomici e completandoli con servizi adatti al turismo su due ruote, potenziando le rete di strutture ricettive e delle offerte complementari utili ad una crescita economica delle comunità locali, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale”.