Lecce. Corsa rocambolesca per gli agenti della Polizia: bloccata un’auto sulla superstrada Lecce-Brindisi con a bordo una banda dedita a furti con scasso

Al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria condotta nel corso di un servizio di controllo del territorio, disposto per infrenare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine “ Puglia Meridionale” di Lecce, in collaborazione con i poliziotti della Sezione Volanti dell’UPG.SP della Questura di Lecce e personale della Questura di Brindisi, hanno tratto in arresto L.D.  46enne di Bari, pluripregiudicato,  resosi  responsabile dei reati di di resistenza a P.U., detenzione di arnesi atti allo scasso, lesioni e omissione di soccorso,  in concorso con B.A. 54enne di Bari, deferito all’A.G in stato di libertà e altre due persone in corso di identificazione.

I Fatti

Intorno alle ore 19.00 del 28.05.2021, gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, nel corso di un servizio di prevenzione e contrasto dei reati in genere, disposto ad ampio raggio sul territorio, percorrendo la SS613 superstrada Brindisi –Lecce, direzione Lecce,  notavano sulla stessa direzione di marcia diretta verso Lecce, altezza svincolo per la zona industriale  una autovettura Audi A3 di colore nero, diverse volte segnalata in zone abitate colpite da furti in appartamento che viaggiava a fortissima velocità con  quattro persone a bordo.  Alla vista delle pattuglie, il conducente del veicolo segnalato immediatamente aumentava l’andatura iniziando una folle corsa col chiaro intento di far perdere le proprie tracce. Gli Agenti pertanto si ponevano all’inseguimento e segnalavano più volte ai quattro di fermarsi, intimando ALT POLIZIA a mezzo dei dispositivi manuali, luminosi e acustici in dotazione alle autovetture di servizio di istituto. Ciononostante il conducente dell’Audi non rispondeva alle intimazioni di fermarsi e nel tentativo ultimo di sottrarsi al controllo non esitava – fortunatamente senza riuscirvi – a tentare di speronare i veicoli di polizia che solo per un caso fortuito, come detto,  non incorrevano in un  sinistro.  Tale scellerata condotta si concludeva allo svincolo per Tuturano quando il conducente dell’Audi, identificato poi in L.D., imboccando a folle velocità la direttrice per il centro cittadino, andava a collidere con un furgone che lo precedeva. Nella collisione gli occupanti del furgone rimanevano feriti, mentre i quattro occupanti della autovettura Audi tentavano di darsi a precipitosa fuga dileguandosi nelle campagne circostanti. Mentre alcuni degli agenti mettevano in sicurezza l’area e assicuravano il normale scorrimento della circolazione stradale sul luogo dove si era svolto il sinistro, gli altri loro colleghi bloccavano B.A. subito, mentre il L.D. veniva rintracciato all’interno di alcuni rovi spinosi adiacenti il piano stradale dove si era nascosto per sottrarsi al fermo di polizia. Gli altri due occupanti nonostante le immediate ricerche, facevano perdere le loro tracce dileguandosi tra le sterpaglie e l’alta vegetazione della campagna circostante. Sul posto, infatti, al fine di ricercare i fuggitivi e attesa la difficoltà di operare all’interno di una vasta area, impraticabile per la presenza di massi e sterpaglie veniva richiesto l’ausilio  dei Vigili del Fuoco di Brindisi. Per il soccorso ai feriti veniva richiesto dalla Sala Operativa immediatamente l’intervento del personale medico del 118, che medicava i tre occupanti del furgone il quale a causa dell’impatto con l’Audi si era spostato  di alcune decine di metri. Le persone occupanti il furgone, due uomini e una donna, venivano immediatamente soccorsi, in particolare la donna veniva trasportata in Ospedale a Brindisi per ulteriori accertamenti. Nel corso della perquisizione effettuata dagli agenti all’interno dell’Audi A3 e precisamente all’interno del cofano posteriore, venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro i seguenti arnesi atti allo scasso:

nr. 1 sollevatore idraulico a carrello in metallo con portata di 2 tonnellate;

nr 1 flessibile;

nr. 3 dischi per flessibile;

nr. 1 prolunga di cira 10 metri;

nr. 1 corda di circa 8 metri con ad una estremità inserito un moschettone in acciaio;

nr. 1 nastro isolante;

nr. 1 piede di porco di circa 45 cm;

nr. 1 piede di porco di circa 30 cm;

nr. 2 cacciaviti a taglio di circa 40 cm.;

nr. 1 cacciavite a taglio di circa 30 cm;

nr. 1 cacciavite a croce di circa 18 cm;

nr. 3 walkytalkie;

nr. 1 navigatore satellitare marca TOM TOM.

Sulla persona del conducente dell’autovettura, che all’atto dell’arresto si presentava ancora con i guanti in tessuto infilati alle mani, all’interno di un borsello veniva rinvenuta una torcia. Per quanto sopra l’uomo veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa di Lecce mentre B.A. veniva denunciato  a piede libero, per tutti i reati ascritti in rubrica in concorso con altre due persone in via di identificazione da parte della  Squadra Mobile di Lecce che procede.

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Lecce/articolo/117060b61a21e8c1d549967810

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