11:14 – I ricercatori polacchi del Warsaw Mummy Project hanno rinvenuto “l’unico esempio noto di una mummia egiziana incinta imbalsamata“, afferma BBC. Nel 2015 gli scienziati hanno deciso di esaminare i manufatti ospitati presso il Museo Nazionale di Varsavia, sfruttando le nuove tecnologie di uno scanner TC e dei raggi X. Le scansioni hanno rivelato una donna incinta di rango elevato tra i 20 e i 30 anni di età, anziché un sacerdote maschio, risalenti al I sec. a.C. Il feto sembra avere tra le 26 e le 30 settimane di vita, ma i motivi del decesso della coppia sono ancora sconosciuti. “Quattro fasci, che si pensa fossero organi avvolti e imbalsamati, sono stati trovati all’interno della cavità addominale della mummia, ma gli scienziati dicono che il feto non era stato rimosso dall’utero”. Non è ancora chiaro neppure perché il feto non sia stato estratto e imbalsamato a parte, per il momento si pensa sia dovuto a credenze religiose o per difficoltà nella rimozione. La donna, secondo gli studi approfonditi, sembra essere vittima di uno scambio di sarcofago tipico del XIX sec. d.C., quando i saccheggiatori di tombe erano soliti aprire i sarcofaghi, depredarli e rimettere le mummie all’interno, senza preoccuparsi di aver inserito il defunto nel giusto sarcofago. (cit. BBC)
SM