Considerare l’incidenza per valutazione dati, no Rt
(DIRE) Roma, 10 Mar. – “Alcune varianti sono totalmente invisibili ai test rapidi e tra poco sara’ annunciato un lavoro scientifico dell’Universita’ di Padova, questo tema pone un grande problema di sanita’ pubblica. In questo senso, continuare ad inserire i test rapidi nell’indice di positivita’ e’ uno sbaglio”. Cosi Andrea Crisanti, microbiologo alla guida del dipartimento di microbiologia dell’Universita’ di Padova a Sky Tg24, ospite del programma ‘Buongiorno’. Secondo Crisanti, inoltre, “i test molecolari, proprio per questa ragione, diventeranno sempre piu’ importanti”. Cosi’ come, “e’ “meglio l’incidenza per 100mila casi a settimana, rispetto all’RT che e’ un dato preciso ma ci dice quello che e’ successo dieci giorni prima. L’incidenza – spiega il professore di Padova – e’ meno preciso ma permette di adattare le misure in modo piu’ tempestivo”. (Org/ Dire) 11:04 10-03-21