10:42 – La Svizzera ha registrato un crollo nella vendita di cioccolato, contro tutte le previsioni che vedevano la Pandemia di Coronavirus e i successivi obblighi di restare in casa come un’opportunità di guadagno per le aziende del settore. Al contrario il consumo annuale di cioccolato è sceso al di sotto della soglia dei 10 chilogrammi a persona, il livello più basso dal 1982, scrive ANSA. La Federazione dei fabbricanti svizzeri di cioccolato, la Chocosuisse, sul suo sito scrive che le vendite del settore sono diminuite del 14,5%, la produzione è scesa del 10%, con solo 180.000 tonnellate prodotte e 16 fabbriche ancora aperte in Svizzera, dal quale ne deriva una diminuzione del numero di dipendenti del 4,8%, al contrario la quantità di cioccolato importato è aumentata dell’1,8%, portando la quota delle importazioni al 43% per la prima volta in 40 anni. Il volume delle esportazioni è diminuito dell’11,5%, nonostante tale calo l’export è il canale di vendita più importante per l’industria svizzera del cioccolato, tuttavia il mercato interno ha subito una diminuzione delle vendite del 6,9%. Il mercato politico globale non aiuta l’economia del Paese, il quale è costretto a comprare le materie prime necessarie per produrre il cioccolato a prezzi notevolmente più elevati. (cit. ANSA)
SM