Un uomo di 57 anni è stato mortalmente attaccato da uno squalo domenica a mezzogiorno mentre nuotava al largo di un isolotto a Noumea
Secondo le prime informazioni disponibili, la vittima è un diportista che stava nuotando vicino alla sua barca, ancorata al largo dell’isola Maitre, a Nouméa. “Secondo i testimoni, l’uomo è stato morso a una gamba da uno squalo di circa 4 metri. Era morto all’arrivo dei soccorsi giunti con l’elicottero”, ha riferito un agente della sicurezza alla stampa. Secondo il sito web Les Nouvelles-Calédoniennes, gli sarebbe stata strappata via una gamba ed è morto per arresto cardiaco. A venti minuti da Nouméa, l’Îlot Maitre, che ospita hotel, ristoranti e attività nautiche, è molto frequentato nei fine settimana. L’attacco è avvenuto a poche decine di metri dal mare, che è stato evacuato dai vigili del fuoco. Il municipio di Nouméa ha emesso un decreto che vieta il nuoto e gli sport acquatici nella striscia di costa di 300 metri intorno all’isolotto fino a lunedì compreso. Le altre spiagge non sono state chiuse, ma il comune ha invitato i bagnanti “ad essere estremamente vigili”. Secondo i biologi marini gli attacchi in queste acque da parte degli squali sono incredibilmente rari. Vi sono poche cose che possono indurre uno squalo ad attaccare, ma per lo più è questione di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Sono animali curiosi per natura, quindi o si avvicinano a qualcosa per vedere cosa sia, o la mordono con l’intenzione di mangiarla, o sono provocati e mordono per difesa.
comunicato stampa – Giovanni D’ Agata