Contadine per lo più native o analfabete, al tempo di Fujimori
(DIRE) Roma, 11 feb. – In Peru’ lo Stato risarcira’ le donne, perlopiu’ di origine nativa, che furono sottoposte a sterilizzazione forzata sulla base di un programma voluto tra il 1996 e il 2000 dall’allora presidente Alberto Fujimori. Le riparazioni sono previste da una riforma della legge che disciplina il cosiddetto Plan Integral de Reparaciones (Pir) per le vittime del conflitto civile che colpi’ il Paese negli anni ’80 e ’90. Il provvedimento, promulgato ieri dal presidente Francisco Sagasti, implica che i risarcimenti del Pir vengano estesi a “tutte le vittime di qualsiasi tipo di violenza sessuale”. Una formula, questa, che include anche le donne che subirono sterilizzazione forzata. La decisione del governo di Lima e’ giunta dopo anni di mobilitazione da parte di movimenti femministi e associazioni di rappresentanza delle vittime, come l’organizzazione Somos 2074 y muchas +. Una denominazione, questa, che trae riferimentod al numero di donne che hanno presentato formale denuncia contro la pratica delle sterilizzazioni forzate, appunto 2074. I gruppi di attiviste hanno accolto con favore il provvedimento del governo, esortando il ministro della Giustizia e dei diritti umani, Eduardo Vega, ad avviare subito il programma di risarcimenti. Stando a dati ufficiali, tra il 1996 e il 2000 circa 270.000 donne, per lo piu’ native non alfabetizzate abitanti delle zone rurali, furono sottoposte a sterilizzazioni forzate tramite la chiusura delle tube di Falloppio nell’ambito del cosiddetto Programa de Salud Reproductiva y Planificacion Familiar voluto da Fujimori. (Est/ Dire) 12:07 11-02-21