Atti persecutori
La Questura di Prato ha notificato ad un cittadino residente a Prato, la misura della sorveglianza speciale di P.S. per due anni. Il provvedimento, disposto dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Firenze, fa seguito alla proposta ed agli accertamenti svolti da personale di questa Divisione Anticrimine, dai quali sono emersi rilevanti profili di “pericolosità qualificata” ai sensi del “codice antimafia” a carico del soggetto che si è reso responsabile negli ultimi anni di numerosi atti persecutori e di violenza ai danni della ex compagna. La misura trova applicazione in forza del pronunciamento della Corte di Appello di Firenze depositato lo scorso 14 gennaio, che ha respinto il ricorso presentato dal destinatario della misura, ritenendo fondate le argomentazioni.
Nel provvedimento, oltre ai significativi precedenti penali e di polizia gravanti sul proposto, è stata evidenziata l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza del reato di cui all’art.612 bis c.p., in considerazione del fatto che la persona offesa è stata ripetutamente minacciata dal soggetto, oltre che umiliata, pedinata, insultata di fronte a più persone con messaggi telefonici, aggredita fisicamente con strattonamenti, spintoni a terra e calci.
A tutela dell’incolumità della parte lesa sono state comminate ulteriori prescrizioni, quali il divieto di avvicinarsi ai luoghi (residenza, dimora, lavoro, luoghi di vacanza o di viaggio) normalmente frequentati dalla vittima, e l’obbligo di mantenersi in ogni caso ad almeno 300 metri di distanza dalla persona offesa e di allontanarsi immediatamente in caso di incontro occasionale, nonché il divieto di effettuare, con ogni mezzo (epistolare, telefonico, telematico o altro), qualsiasi comunicazione con la vittima e con le persone a lei legate da vincoli familiari o affettivi. (immagini di repertorio)
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Prato/articolo/80260100a9e8cdb5305026369