La politica dia risposte concrete e immediate a Cariati e ad un comprensorio che merita rispetto. La perdurante chiusura dell’ospedale cariatese è una intollerabile lesione al diritto alla salute costituzionalmente garantito. Non possiamo lasciare ai soli commissari alla sanità, che hanno prodotto solo disastri negli ultimi 11 anni, il compito di assicurare i giusti livelli di assistenza e di cure ai cittadini. L’ho detto in una mia denuncia in Parlamento qualche giorno fa e l’ho ribadito oggi, insieme all’amico consigliere regionale Pietro Raso, davanti al sindaco di Cariati, Filomena Greco, alle associazioni territoriali e ai membri del meritorio comitato Le lampare: il governo non può limitarsi a nominare burocrati che girano a vuoto nella maggior parte dei casi senza risolvere neanche un problema nel disastrato comparto sanitario calabrese.
L’esecutivo nazionale deve dare direttive e controllare che il lavoro dei commissari a tutti i livelli dia frutti nell’immediato, non può pensare di nominarli solamente e lavarsene le mani. Non ha senso varare un decreto Calabria, dare superpoteri a presunti Superman, quando abbiamo decine di migliaia di persone completamente al buio dal punto di vista dell’assistenza sanitaria. Non è possibile che, malgrado l’emergenza covid, un’importante struttura ospedaliera come quella di Cariati continui a restare chiusa, non è civilmente tollerabile che nelle condizioni in cui siamo un punto di riferimento del genere venga nei fatti soppresso per l’incompetenza di grigi manager e calcoli contabilistitici.
Continueremo a batterci e a denunciare questa vergogna. L’ospedale di Cariati deve essere riaperto immediatamente, senza se e senza ma. Con la salute non si scherza. È giunto il momento che essa prevalga su pastoie e incomprensibili freni burocratici.
On. Domenico Furgiuele
Consigliere Regionale On. Pietro Raso