La sezione Dimore Storiche de “Le Muse” ricorda la figura di Sergio Caristo, proprietario della storica villa

L’Associazione Culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, ed in particolare la Sezione Dimore Storiche diretta dalla prof.ssa Marinella Malgeri, ricordano la figura del dott. Sergio Caristo scomparso prematuramente in questi giorni. Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti, rammenta l’interesse e la finalità del sodalizio reggino per la promozione di residenze che rappresentano la storia architettonica della regione con particolare attenzione alla provincia di Reggio Calabria. Ed infatti Caristo, più volte, in qualità di proprietario dell’importante villa a Stignano, è stato presente in vari importanti eventi tra cui il “Progetto Casa Reale” promosso da Le Muse, Melito tv e dall’ing. Bruno Taverna che, nell’ultimo biennio, hanno realizzato una vera e propria schedatura virtuale di residenze dal grande valore storico-artistico. Ed ancora l’evento all’Archivio di Stato di Rc, diretto a suo tempo dalla dott.ssa Mirella Marra che per l’occasione presentò documenti attinenti l’importante edificio come la planimetria del fondo Scinà a Stignano, con la pianta di Villa Caristo (a. 1908 atti Istruttori, causa Minici-Caristo).

Livoti fa memoria anche della signorilità e disponibilità del noto professionista Sergio Caristo, volto alla divulgazione e promozione della struttura di proprietà della sua famiglia con l’unica presentazione a Reggio del volume che ricostruisce la storia dell’edificio che conserva, all’interno, affreschi con la raffigurazione di Pentidattilo, Placanica, San Luca e Chorio. Villa Caristo è l’esempio più significativo dell’arte barocca in Calabria, edificata sulle rovine di una villa di epoca romana appartenuta al patrizio romano Stenius da cui sarebbe poi derivato il nome dell’attuale Stignano. La costruzione sarebbe da attribuire ad epigoni del Vanvitelli o del Sanfelice o del Vaccaro, che la idearono, spronati dal fervore edilizio avvenuto nel napoletano durante il periodo borbonico. Ai piedi della scala di accesso vi è il gruppo marmoreo raffigurante Tancredi che battezza Clorinda morente (canto XII della Gerusalemme Liberata), unico in Italia e nel Mondo. Infine il presidente Giuseppe Livoti e la prof.ssa Marinella Malgeri sono dunque vicini alla famiglia e annunciano, appena si potranno riprendere le attività, un evento per ricordare Sergio Caristo, mecenate di una residenza, definita da Alfonso Frangipane, ‘’la piu’ bella e la piu’ architettonica della regione, degna dei dintorni di Napoli, come di Torino settecentesca e di Catania barocca’.

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