10:59 – L’Omm-Wmo, Organizzazione mondiale della meteorologia, comunica che a seguito di “una stagione eccezionale a causa delle condizioni meteorologiche naturali e della continua presenza di sostanze che riducono lo strato di ozono nell’atmosfera”, scrive RAINEWS, a fine Dicembre il buco dell’ozono antartico da record del 2020, che è cresciuto rapidamente durante il mese di Agosto e ha raggiunto il 20 Settembre il picco di circa 24,8 milioni di chilometri quadrati, si è chiuso. Temperature molto fredde nella stratosfera e la presenza di un vortice polare forte, stabile e freddo, sono i principali fattori meteorologici, afferma l’Omm, ad aver influito all’aumento del buco nell’Ozono Antartico, in contrasto con quello Artico avvenuto nel 2019. Queste due stagioni del buco nell’Ozono hanno permesso agli studiosi di comprendere meglio la variabilità del fenomeno e i fattori responsabili della sua formazione, estensione e gravità. Date tali premesse, l’Omm desidera avviare un’azione internazionale continua per applicare il protocollo di Montreal, vietante le emissioni di sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono. L’Omm ricorda che “è stato il buco più duraturo e uno dei più grandi e profondi dall’inizio del monitoraggio 40 anni fa”. (cit. RAINEWS)
SM
