L’Olympia non supera l’esame College
Olympia:Certomà 9,Amodeo ne,Costantino,Antonelli,Anechoum ne,Linguaglossa 10,Delibasic 2,Melissari 14,Bertan 8,Ballardini 5.All Mike Del Vecchio
College Italia:Costa 2,Reggiani 19,Russo 3,Manghi 7,Djedjemel 11,Diuof,Tosi,Mirra ne,Minali 4,Vitari 10.All Stella Campobasso
Arbitri i signori Daniele Foti di Milano e Edoardo Lunghi di Como
Le giovanissime di College Italia si impongono a Reggio Calabria. Per le reggine, era una partita che si poteva e si doveva vincere, anche se in verità le ragazze di College hanno sbagliato poco. Reggiani, Djedjemel e Vitari in doppia cifra. L’assenza della Servillo non può essere invocato come alibi per le titolate Delibasic (2 punti ed un solo rimbalzo), Bertan e Linguaglossa che non riescono ad esprimere il loro tasso tecnico ed a far valere la loro esperienza nei confronti delle giovani romane, stentando a trovare la via del canestro.
A nulla serve l’impegno profuso ed il lavoro settimanale di Coach Del Vecchio, se mentalmente durante la partita, non sei capace di pensare positivo e guardare al futuro avendo ben in mente da dove si è partiti e quali sono gli obiettivi della società. Tutto il complesso ha lasciato a desiderare e la sola Melissari (14 punti ed 8 rimbalzi), ha provato a tenere a galla la sua squadra insieme a Certomà (9 punti, 4 rimbalzi), Ballardini (5 punti e 9 rimbalzi) e Antonelli. L’incontro d’andata si era chiuso 69 a 36 per l’Olympia ed erano gli stessi elementi in campo, tranne naturalmente la Servillo infortunata, e l’innesto di Ballardini e Antonelli.
“Come Capitano, ho chiesto scusa al nostro Presidente, – ha dichiarato a fine partita Giulia Melissari – per ciò che abbiamo espresso in campo contro College Italia. Dovevamo e potevamo far meglio e non lo abbiamo concretamente dimostrato. Ci capita spesso di iniziare bene e finire male o viceversa di iniziare male e di finire bene, senza però portare a casa i due punti. Adesso occorre rialzarsi da queste sconfitte consecutive e penso che sia giunto il tempo, usando un’ espressione tipicamente maschile, in cui bisogna tirare le “palle fuori” e dimostrare quello che si è veramente e non accendere l’interruttore come e quando vogliamo. Lo dobbiamo al nostro Coach Del Vecchio, che sin dall’inizio ha creduto in questo gruppo, mettendoci personalmente la faccia e fa di tutto giornalmente per migliorarci e per raggiungere gli obiettivi, alla Società che non ci fa mancare nulla, ma soprattutto a noi stesse, anche dopo il susseguirsi di emozioni che non hanno fatto bene al gruppo e mi riferisco alle dimissioni di Coach Porchi ed all’infortunio di Daniela Servillo, oltre ai vari malanni ed acciacchi che hanno colpito ultimamente, alternativamente noi tutte, non consentendoci così di poter dare il massimo in queste ultime gare”.
Carlo Vetere