“L’Italia è in attesa. Appare evidente lo stato di confusione e l’assenza di pianificazione a lungo termine da parte del Governo. Non è possibile agire sull’onda dell’emergenza con provvedimenti spot la cui portata economica è insufficiente, soprattutto, a sostenere imprese e lavoratori. Auspichiamo quindi, un tavolo di confronto tra il Governo e le parti sociali. Come UGL chiediamo in primis trasparenza e responsabilità affinché prevalga l’interesse dei cittadini. In tal senso, abbiamo formulato alcune proposte per far ripartire il Paese. Occorre, infatti, introdurre alcuni correttivi alla Manovra di bilancio per migliorare e risolvere i problemi che riguardano, fra le altre cose, la sanità, la scuola, il trasporto pubblico locale, il lavoro e le pensioni. È necessario avviare alcune grandi riforme, come quella del fisco, per ridare potere d’acquisto ai redditi da lavoro dipendente, autonomo e da pensione, la reintroduzione dell’Ape volontaria e dell’Ape aziendale, da affiancare all’allargamento della platea dei potenziali beneficiari dell’Ape sociale. Partire dalla base vuol dire anche permettere ai Comuni di assumere personale da destinare ai maggiori servizi richiesti dai cittadini. In questo senso, almeno per il 2021-2022, andrebbero rimossi i vincoli previsti dall’articolo 33 del Dl 34/2019 che legano le assunzioni alle entrate tributarie, essendo queste ultime crollate a causa del Covid-19. È cruciale, inoltre, implementare le risorse a sostegno della liquidità delle imprese, rafforzare la dotazione del fondo per la filiera agricola e della pesca e, al tempo stesso, garantire ulteriore supporto al reddito con gli ammortizzatori sociali da accompagnare alla formazione e alla riqualificazione professionale. Chiediamo, inoltre, che sia consentito di portare in detrazione le spese per la sanificazione dei luoghi di lavoro e degli ambienti domestici dopo un contagio da Covid-19, l’utilizzo del tax credit vacanza interamente come detrazione fiscale, e la definitiva soppressione della plastic e della sugar tax”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, sulla Legge di bilancio 2021.