Il riconoscimento assegnato per i risultati ottenuti al Museo Archeologico di Reggio Calabria
«Per aver fornito l’impulso decisivo alla rinascita di un museo per lungo tempo chiuso e quasi dimenticato, trasformando i reperti nell’oggetto di narrazioni espositive di grande efficacia, accessibili a ogni tipo di utenza grazie anche ad avanzate tecnologie digitali» – è questa la motivazione con la quale, lo scorso fine settimana, nell’ambito della decima edizione della Rassegna Documentario e della Comunicazione Archeologica, è stato conferito al Direttore del MArRC il prestigioso Premio “Antonino Di Vita”, intitolato al grande archeologo che per tanti anni è stato Direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene.
La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Culturale Archeovisiva in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia, con l’obiettivo di riconoscere il merito a quanti dedicano la loro professionalità per la promozione della conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico italiano.
«Una immensa emozione e un grande onore – commenta Malacrino – ricevere questo importante riconoscimento, frutto di un lavoro di squadra condotto ogni giorno con il personale amministrativo, tecnico, scientifico e di vigilanza del MArRC, ma anche con quanti a vario titolo si impegnano continuamente per rendere il nostro museo un luogo accogliente e inclusivo. Uno spazio in cui l’archeologia e la storia antica della Calabria si fondono con una cultura a tutto tondo, fatta di paesaggi, tradizioni, suoni e sapori di questo straordinario territorio. Voglio ringraziare la prof.ssa Maria Antonietta Rizzo Di Vita e tutto il comitato scientifico della Rassegna – prosegue il Direttore – per questo premio, intitolato a una figura che è stata determinante anche nel mio percorso di formazione e grazie alla quale sono stato allievo per tre anni della Scuola Archeologica Italiana di Atene».
Quello di Licodia Eubea è il terzo riconoscimento, in poche settimane, che viene attribuito al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Strepitoso, infatti, il successo al concorso Art Bonus 2019, con la Testa del Filosofo giunta sul podio e premiata qualche giorno fa a Lucca tra i progetti più votati dell’anno tra quelli destinati a interventi di restauro. Già dal 1 ottobre e fino al 31 gennaio prossimo, infatti, è allestito in Piazza Paolo Orsi, al MArRC, il “cantiere aperto” di restauro della magnifica testa in bronzo proveniente dal relitto di Porticello. Le operazioni di restauro sono state rese possibili grazie al generoso contributo di Pier Paolo Stillitano che inteso dedicare l’elargizione alla memoria del figlio Carmelo, nell’ambito dell’iniziativa Art Bonus, fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini per incentivare il mecenatismo privato a favore del patrimonio culturale.
Nel mese di settembre, invece, Malacrino aveva ricevuto il premio “Comunicare l’Antico”, organizzato nell’ambito del Festival Archeologico del Parco Naxos Taormina. In quella occasione, volta a conferire i riconoscimenti a personalità del mondo della cultura e dell’arte impegnate alla valorizzazione dei beni culturali, è stato premiato anche Massimo Osanna, già Direttore del Parco Archeologico di Pompei e oggi Direttore Generale Musei al MiBACT.