Nella mattinata di ieri mercoledì 7 Ottobre, un 30enne cittadino pakistano si presentava spontaneamente presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone, dichiarando di voler accedere alle procedure per richiedenti asilo, compilando quindi la relativa domanda. Gli accertamenti svolti dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione unitamente ai colleghi della Squadra Mobile consentivano di verificare, come la persona in argomento risultasse essere gravata da un condanna definitiva alla pena della reclusione di anni 1 e mesi 9, perché responsabile dei reati di violenza sessuale perpetrata nei confronti di una ragazza minore degli anni 14 (artt. 609 bis comma 3 C.P. e artt. 81 comma 2, 337 e 340 C.P.), reati commessi il 14 Aprile 2014 in provincia di Ancona, con sentenza divenuta definitiva nel novembre 2015. In quell’occasione, il giovane a bordo di un autobus di linea, in evidente stato di alterazione, dapprima importunava a più riprese l’autista del mezzo pubblico, per poi cominciare a palpeggiare nelle parti intime una giovane e di una ragazzina minore di anni 14. A seguito di ciò l’autista del mezzo pubblico chiedeva l’intervento di una pattuglia delle Forze dell’Ordine che lo traevano in arresto. Il cittadino pakistano dopo essere stato sottoposto ad alcuni mesi di custodia cautelare in carcere, rimesso il libertà si rendeva irreperibile lasciando il territorio nazionale. Infatti, il personale della Questura ricostruiva gli spostamenti del catturando, verificando come a carico dello stesso risultavano dei controlli in Germania tra il 2015 ed il 2016. La sentenza per la violenza sessuale diveniva definitiva nel novembre 2015 e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona nel maggio del 2019 emetteva l’ordine di esecuzione per la carcerazione del condannato. Ieri l’epilogo della vicenda giudiziaria con l’uomo che presentatosi in Questura, come richiedente asilo, è stato tratto in arresto. Al termine delle incombenze di rito l’arrestato è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Treviso dove sconterà la condanna per la violenza sessuale.
fonte – https://questure.poliziadistato.it/Pordenone/articolo/8485f7eb61ae99d4544012444