L’appuntamento del 4 e del 5 ottobre assume un’importanza strategica non solo in chiave elettorale. Chi si recherà alle urne non apporrà soltanto la ‘x’ su un nome, ma sceglierà per il suo futuro e per quello della nostra città. Il voto di domenica e lunedì, infatti, non può essere, semplicemente, una questione da sviluppare attorno a una decisione da assumere affinché si possa compiere il proprio dovere di cittadini, come se si trattasse di un esercizio da portare a termine. E’ molto di più! Ecco perché, innanzitutto, credo sia fondamentale che tutti si rechino alle urne e non lascino ad altri l’opportunità di determinare l’andamento dei prossimi cinque anni: in questi casi è il diritto di voler contare e di esprimersi a dovere prevalere. Ed oltre a voler essere cittadini partecipi, ciò che deve spingerci verso la cabina dovrà raffigurarsi nella voglia di credere ad un cambiamento, nel desiderio di sovvertire le condizioni in cui la città è sprofondata, nella necessità di affidarci alla competenza, per poter finalmente considerare, ci auguriamo, concluso il tempo dell’approssimazione e delle carenze in ogni ambito. E quando parliamo di esperienza e capacità non possiamo che riferirci a Nino Minicuci, il cui impegno e serietà sono riconosciuti ovunque egli abbia prestato la sua indiscutibile professionalità. I reggini hanno una grande responsabilità ed una grossa opportunità: siamo certi che sapranno esprimere un voto consapevole, l’unico concreto e possibile, cogliendo in pieno l’occasione per migliorare e migliorarci, guardando, insieme, alla Reggio che vogliamo domani ma, soprattutto, per dimenticare la Reggio mortificata e abbandonata che abbiamo vissuto sino ad oggi.
Tilde Minasi, Consigliere regionale