Emergono ,dagli interrogatori dei sequestratori già arrestati, inquietanti particolari riguardo il sequestro ( fortunatamente risoltosi bene) dell’imprenditore spezzino Andre Calevo. Il capo della banda, Pier Luigi Destri, probabilmente avendo compreso di essere braccati dalle forze dell’ordine aveva in mente di vendere l’ostaggio, per un milione di euro, a professionisti più organizzati oppure ai clan mafiosi . Una cifra molto minore di quella chiesta alla famiglia per il rilascio (8 milioni di euro) nella lettera , scritta sotto dettatura , dal giovane alla madre in cui le raccomanda di non organizzare trappole e di fare avere il denaro tramite un legale di fiducia della famiglia. L’ostaggio sarebbe stato quindi trasferito in un’altra regione , probabilmente al Sud e garante dell’operazione sarebbe stato un legale, sulla cui identità adesso gli investigatori indagano. Se non fosse stato liberato il primo , dal blitz di Carabinieri e Polizia in azione congiunta , la vita di Andrea Calevo oggi sarebbe stata in serio pericolo.
