Acido cianidrico non presente nell’aria e valori PM1 rientrati
DIRE) Ancona, 17 Set. – Riaprono domani le scuole, i nidi, le sedi universitarie, i centri semi residenziali, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto, ad Ancona. Le misure restrittive adottate ieri in via cautelare dall’amministrazione comunale dorica, dopo l’incendio nell’area portuale, sono state revocate. “Alla luce delle informazioni condivise totalmente con Arpam, Vigili del fuoco, Asur Marche e Protezione civile abbiamo ragione di potere ridurre le limitazioni applicate ieri, nelle ore immediatamente successive all’incendio- spiega in una nota la sindaca, Valeria Mancinelli-. Qualunque sara’ il risultato delle analisi delle prossime ore e giorni (su diossine e metalli pesanti) riteniamo gia’ da oggi che le misure adottate siano congrue”. A titolo cautelativo in attesa di risultati che verranno forniti da Arpam entro domenica, proseguiranno gli interventi di pulizia straordinaria delle strade per rimuovere i materiali depositati e resteranno in essere alcune raccomandazioni, quali lavare le superfici esterne delle abitazioni, evitare il consumo di vegetali a foglia larga prodotti nel territorio comunale e lavare bene sotto l’acqua corrente gli altri prodotti ortofrutticoli. I Vigili del fuoco intanto oggi hanno spento definitivamente il rogo, mentre l’Arpam ha rilevato che il livello di presenza di acido cianidrico (potenzialmente derivante dalla combustione del poliuretano) e’ totalmente inesistente nell’aria nei cinque punti della citta’ dove sono state effettuate le rilevazioni, mentre nell’epicentro dell’incendio e’ dieci volte al di sotto della soglia limite. Secondo quanto riferisce l’amministrazione anche i valori di Pm1, rilevati costantemente dalla stazione di Cittadella, evidenziano un ridimensionamento significativo con un rientro nei parametri standard (da 250 microgrammi per metro cubo a 13). Il rialzo della presenza nell’aria delle polveri che avviene nelle ore del mattino (ieri e oggi) e’ dovuto all’evaporazione notturna del calore che si scontra con l’aria fredda e non a che vedere con l’incendio. “Il fatto che si continui ad avvertire un odore acre in alcune parti della citta’ non e’ in alcun modo indice di pericolosita’- spiegano gli esperti in una nota del Comune-. Date le condizioni atmosferiche attuali e data anche la movimentazione del materiale andato bruciato e’ fisiologico che circolino cattivi odori. Da Asur Marche la riconferma che non sono stati segnalati accessi nei Pronto soccorso degli ospedali Salesi e Torrette per situazioni particolari, collegabili ai fumi prodotti dall’incendio”. (Luf/ Dire) 17:03 17-09-20