L’animale è stato poi abbattuto a colpi di fucile dalla polizia
Un uomo è stato ucciso questa mattina in un campeggio nell’arcipelago norvegese di Spitsbergen alle Svalbard. Stando a quanto ricostruitodichiarato dalle autorità, l’animale si è introdotto nella struttura intorno alle 4 del mattino. Non è chiara la dinamica che ha portato poi alla tragedia. La vittima – portata in condizioni critiche in ospedale, dove è deceduta – sarebbe un turista straniero la cui identità non è stata ancora svelata. L’esemplare è stato poi preso di mira e colpito con diversi colpi di fucile dal personale presente, è poi morto poco tempo dopo in un parcheggio non lontano dal camping nei pressi del parcheggio di un aeroporto. Gli orsi polari sulle Svalbard sono un animale protetto, l’uso delle armi è concesso solo per autodifesa. Attualmente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ci sono poco meno di 1’000 orsi a fronte di circa 3’000 persone. I contatti sono in aumento sia per l’aumento del turismo nella regione sia perché il ghiaccio, sempre più sottile, riduce il loro spazio vitale. Negli ultimi giorni, gli orsi polari si sono avvicinati all’insediamento. Di regola, gli animali vengono allontanati o spostati con elicotteri. Gli abitanti di Longyearbyen sono stati invitati a non lasciare il villaggio disarmati. Dal 1971 ad oggi sono stati registrati cinque attacchi mortali agli esseri umani. L’ultimo attacco mortale è stato nel 2011, quando un orso ha attaccato un gruppo di 14 persone accampate come parte di un viaggio organizzato dalla Society of British Exploration Schools. Un britannico di 17 anni è stato ucciso e quattro membri della spedizione sono rimasti feriti prima che l’animale venisse colpito.
c.s. – Sportello dei Diritti