“Dopo il Coronavirus, da giorni un altro uragano si sta abbattendo sui titolari di bar , pizzerie, ristoranti, pub ed esercizi vari della Città. Non bastava il temibile calo di fatturato dagli inizi di marzo per effetto della pandemia e delle conseguenti misure restrittive; da alcuni giorni il Comune sta imponendo l’installazione di dispositivi antisfondamento in cemento armato nei pressi dei gazebo. Misura , questa, che rappresenta il metro della illogicità di tante iniziative messe in cantiere in questi anni dall’Amministrazione Comunale ”. E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, Consigliere Comunale di Forza Italia nel civico consesso reggino.
“Ma non solo: dopo aver concesso l’allargamento della disponibilità di suolo pubblico , addirittura questi dispositivi, del tipo New Jersey , dovrebbero essere installati dentro l’area assegnata, che verrebbe irrimediabilmente ridotta, rendendo gran parte dei gazebo stessi assolutamente antieconomici, tra costo esorbitante di questi dispositivi , montaggio e rispetto delle misure di distanziamento ”, aggiunge Pasquale Imbalzano.
“Naturalmente quasi tutti gli imprenditori non hanno potuto aderire a queste richieste del Comune così ingiustificate, ricevendo conseguentemente la comunicazione di sospensione della concessione di suolo pubblico e l’obbligo di mettersi in regola entro dieci giorni , pena la relativa revoca definitiva: in sostanza al danno gravissimo subito in questi mesi, si è aggiunta la beffa di simili e abnormi provvedimenti”, continua il Consigliere Comunale Pasquale Imbalzano. “Stante il fatto che siamo nel pieno della stagione estiva e di quella turistica, chiediamo all’Amministrazione la rimodulazione di questo provvedimento con altro che consenta a tutti i pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, pub) di poter seriamente completare la stagione, nel tentativo di recuperare almeno in parte il danno subito, e di mettere, al contrario, in cantiere misure idonee a sostenere i nostri valorosi imprenditori che tentano, rischiando del proprio, di tenere in piedi la magra occupazione di questa Città”, conclude Pasquale Imbalzano.