11:35 – Il 27 Luglio 2020 l’amato, pazzo, coniglio dei Looney Tunes prodotto dalla Warner Bros, Bugs Bunny, ha compiuto 80 anni dalla prima apparizione ufficiale nell’episodio del 1940 intitolato “Caccia al coniglio” di Tex Avery, sebbene sia stato ideato nel 1938 da un gruppo di autori e artisti comprendente Ben “Bugs” Hardaway. Negli USA esordì nel mondo dei fumetti nel primo numero della serie “Looney Tunes and Merrie Melodies Comics” del 1941, edito dalla Dell Publishing. Il cacciatore Porky Pig, eterno balbettante antagonista del coniglio, cerca di catturarlo, senza alcun esito, infatti Bugs Bunny riesce sempre a cavarsela nel migliore dei modi, grazie al suo esile e slanciato corpo, uscendo dalla tana con l’iconica frase “Ehm… Che succede amico?” (“Ehm… What’s up, doc?”), è divenuto, durante la Seconda Guerra Mondiale, il simbolo del soldato americano che non si tira indietro davanti al pericolo e alla fine vince la battaglia. La sua fama di icona americana venne messa in risalto in alcuni cartoon di propaganda esplicitamente realizzati contro Adolf Hitler, Hermann Göring e l’Impero Giapponese, che vennero infine ritirati perché troppo “offensivi”. Bugs Bunny con la frase, ripresa da Groucho Marx: “Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra” dichiarava esplicitamente che si sarebbe difeso dai nemici che avevano pronunciato contro di lui solitamente tre parole o atti di minacce e sberleffi. Venne apprezzato dal pubblico per il suo particolare carattere, infatti “Bugs” o “Bugsy” in inglese è un sinonimo di “pazzo”, che lo rende un comico personaggio tranquillo e rilassato, che attacca solo se costretto e difende amici e più deboli contro i malvagi antagonisti, ma quando si trova accanto a veri “eroi” mostra la sua vera natura e i suoi risultati si dimostrano scadenti a causa dell’eccessiva fiducia in se stesso che tende a lavorare contro di lui. Nel 1964 Bugs Bunny sparisce dagli schermi, per poi ritornarvi in altre occasioni quali: “Bugs Bunny Busting Out All Over” (1980), “Bugs Bunny Superstar, Super Bunny in orbita!”, “Looney, Looney, Looney Bugs Bunny Movie”, “Le 1001 favole di Bugs Bunny”, “Daffy Duck e l’isola fantastica” e “Daffy Duck’s Quackbusters – Agenzia acchiappafantasmi”, “Chi ha incastrato Roger Rabbit” (1988), “Space Jam” (1996), “Looney Tunes: Back in Action” (2003), “The Looney Tunes Show” (2011), ” Bugs! A Looney Tunes Prod” (2016). Hollywood ha dedicato una stella sulla Walk of Fame a Los Angeles (California) all’amato coniglietto, l’unica dei personaggi animati della Warner Bros, venne anche nominato membro onorario dei Marines, gli è stato dedicato un francobollo americano, ha vinto l’Oscar nel 1958, dopo tre nomination, per “Knighty Knight Bugs”, nel 2002, “TV Guide” stese la lista dei 50 più grandi personaggi animati di tutti i tempi, di cui Bugs Bunny risultava al 1° posto, in quanto, secondo un giornalista, “Non solo è il più grande personaggio animato, è anche il più grande comico. Era ben scritto. Era disegnato meravigliosamente”. La fama di Bugs Bunny è dunque altamente meritata, e continuerà ad allietare giovani e adulti con il suo stile comico particolare, le sue facce altamente espressive e il suo desiderio di una vita tranquilla continuamente disturbata da eventi, antagonisti e amici.
SM