I militari della Stazione Carabinieri di Prato alla Drava hanno denunciato a piede libero un operaio austriaco per traffico illegale di gasolio. I militari dell’Arma pusteresi, sempre attenti a reprimere i traffici illeciti che possono verificarsi per la presenza del valico di confine, così come per motivi solitamente di natura economica accade forse nei valici di confine di tutto il mondo, continuano a svolgere posti di controllo lungo la Strada Statale 49 della Pusteria in ingresso e in uscita dal territorio italiano. E un altro pesce è finito nella rete. Nel primo pomeriggio di ieri l’altro un grosso pick-up con annesso carrello è stato notato sopraggiungere da due militari impegnati in un posto di controllo. Fermato il mezzo, il conducente, un operaio edile carinziano, ha dichiarato di essere intento a trasportare dei materiali sul carrello. Ed in effetti era così. Ma non era tutto. Il carinziano si era dimenticato di riferire cose avesse nel cassone del veicolo.
I militari infatti da una rapida occhiata si sono accorti che c’era qualcosa di troppo, in particolare tredici taniche da 25 litri e una cisterna di un metro cubo per un totale di 1.325 litri di gasolio, introdotti in Italia in violazione delle norme doganali e fiscali. Il 48enne da Heiligenblut am Großglockner non è stato in grado di fornire valide e soprattutto lecite ragioni per giustificare la presenza del carburante. I Carabinieri quindi lo hanno sottoposto a sequestro penale e hanno denunciato l’uomo per il reato di sottrazione di prodotti energetici al pagamento dell’accisa, reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 7.746 euro.