“Il Consiglio regionale, nella scorsa riunione ha approvato due mozioni che ho ritenuto importante sottoporre all’attenzione dell’aula, poiché interessano due settori, rispettivamente quello della pesca e dell’acquacoltura, che rappresentano un indotto significativo per la nostra regione. Nella fattispecie, il lockdown, che ha comportato serie difficoltà economiche, ha causato conseguenze anche per i pescatori calabresi, tra i quali, quelli più sensibili ai disagi sono stati coloro che operano nelle aree marine del crotonese, dove insistono le piattaforme dell’Eni. Fino al 2013, infatti, le marinerie hanno percepito, attraverso provvedimenti regionali e comunali, le royalties a loro destinate derivanti dalle attività dell’Ente Nazionale, ma il nuovo quadro temporaneo per gli aiuti di stato (che, tra l’altro, cesserà di essere applicabile il 31 dicembre) stabilisce che gli Stati membri possano concedere importi limitati e temporanei di aiuti. Ecco perché ho ritenuto fosse necessario impegnare la Giunta per attivare, con urgenza, un tavolo tecnico, così da individuare forme semplificate per le sovvenzioni dirette, con riferimento alle aliquote versate annualmente dall’Eni, e supportare le Amministrazioni nei necessari adempimenti presso la Commissione Europea. Nel contempo, è necessario attivarsi presso gli Uffici della stessa affinché possa risolversi la questione ‘aiuti di stato’: le royalties costituiscono un ristoro economico per quei soggetti danneggiati, in concreto, dalla presenza delle piattaforme di estrazione. Ulteriore impegno, richiesto attraverso la mozione ‘Misure emergenziali di sostegno dell’acquacoltura’, riguarda, invece, la rideterminazione delle tariffe per le concessioni demaniali marittime. Queste variano al rialzo per quegli operatori che non sono costituiti in cooperativa, introducendo un profilo di disuguaglianza che risulta ancor più accentuato poiché, mancando una direzione unitaria da parte degli organi nazionali, alcune amministrazioni regionali hanno assunto iniziative autonome tese ad applicare il canone previsto per le sole cooperative a tutti i concessionari. Ciò, però, favorisce gli operatori in base alla regione in cui avviene la produzione. Le due mozioni, quindi, si muovono nella medesima direzione, ovvero quella di adottare, di concerto con le associazioni di categoria, politiche tese a perseguire lo sviluppo e la salvaguardia delle attività di acquacoltura e delle economie ad esse correlate, quale pilastro portante per diverse comunità, piccole imprese ed aziende calabresi. Un settore cui la Lega guarda con molta attenzione per le opportunità di sviluppo che esso potrebbe veicolare sui territori, così come ha dimostrato l’onorevole Lorenzo Viviani con cui vi è una proficua interlocuzione visto il suo impegno costante a tutelare ogni ambito legato alla pesca ed alle marinerie. Sono certa, conoscendo le sensibilità più volte esternate, che sulla questione ci sarà un lavoro strutturato da parte degli assessori competenti.”
Tilde Minasi
Consigliere regionale Lega