Stato di emergenza a Los Angeles e 1400 arresti a Minneapolis

La morte dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis ha scatenato una serie di proteste molto  accese su tutto il territorio americano. Manifestazioni che non si placano all’indomani dei primi esiti sull’autopsia del corpo dell’uomo che avrebbe escluso l’asfissia come causa del decesso. La famiglia ha chiesto un altro esame sul corpo da  parte di una fonte indipendente. Trump ha assicurato ai familiari di Floyd che verrà fatta luce sull’accaduto. Le proteste in strada non si placano ed i media americani riportano che a Minneapolis, sono state arrestate già 1.400 persone. La Polizia con agenti in assetto anti sommossa ha affrontato i manifestanti che non hanno rispettato il coprifuoco, nei giorni passati era stata data alle fiamme al caserma 3 della Polizia, questa volta gli agenti usando lacrimogeni e granate stordenti ha evitato un possibile assalto alla Caserma 5 di Minneapolis. Un’altra vittima si aggiunge al 19 ucciso ieri da un colpo d’arma da fuoco sparato sulla folla da un uomo a bordo di un SUV, si tratta di un uomo rimasto coinvolto in una sparatoria a Indianapolis nell’Indiana, altri 3 sono rimasti feriti nella stessa circostanza. E’ dell’ultima ora la notizia che lo stato della California lo stato di emergenza per la contea di Los Angeles, a renderlo noto il Governatore locale Newsom. Per fronteggiare l’escalation di violenza nelle proteste è stato autorizzato l’invio della Guardia Nazionale. Gli USA che sanno già fronteggiando l’epidemia del covid-19 si trovano anche dei focolai di manifestanti violenti in diversi stati tanto che c’è il coprifuoco già in 25 città. Un’altra difficile “prova” per l’amministrazione Trump.

FMP

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.