Trucchi e consigli di sicurezza per proteggere le tue criptovalute

Le criptovalute sono ritenute dagli esperti, e non solo, tra gli strumenti d’investimento più interessanti degli ultimi anni. In tanti si tuffano in questa nuova avventura, studiando le quotazioni delle criptovalute e tutte le altre informazioni, per accrescere il proprio business attraverso l’utilizzo delle tecnologie blockchain.

L’impatto del coronavirus sul mondo delle criptovalute è stato importante. Per quanto riguarda Bitcoin, anche nelle ultime settimane, le quotazioni della criptovaluta non hanno subito picchi di volatilità come quelli vissuti sugli indici di Borsa. Nel frattempo, però, è cresciuto il numero di utenti interessati a questo nuovo modello di investimento. Tra gli argomenti più interessanti c’è quello della protezione delle criptovalute. Come si effettua? L’utente che si appresta all’utilizzo di criptovalute, infatti, non solo deve essere consapevole di come effettuare a livello pratico una transazione, ma deve preoccuparsi della custodia sicura delle proprie credenziali crittografiche, cosa che non è affatto scontata a giudicare dai numerosi furti o smarrimenti che quotidianamente sono riportate dalle community dedicate al tema.

foto di Darwin Laganzon from Pixabay

Il fenomeno è poi drammaticamente evidente nel caso di utenti investitori o speculatori, spesso esperti di strumenti economici tradizionali, già dotati di buona dimestichezza nell’utilizzo di strumenti informatici a scopo di trading e pertanto altamente confidenti nelle proprie possibilità, ma in realtà totalmente impreparati nel gestire la sicurezza dei propri dati in quanto abituati alla tutela che offrono i tradizionali istituti di credito. Sicuramente la base da cui partire è l’utilizzo di password complesse, di un sistema operativo aggiornato, protetto da un antivirus aggiornato e da uno specifico software anti-malware e anti-ransomware, unitamente alle raccomandazioni generali di sicurezza, quale ad esempio non visitare categorie di siti notoriamente poco sicuri. Un’ulteriore precauzione operativa da adottare in linea generale è quella di non aprire con leggerezza link ricevuti via -, controllare sempre nell’anteprima che il link punti effettivamente all’URL indicato, diffidare da qualsiasi comunicazione con allegati o link che presentino carattere di urgenza ingiustificata tali da indurci ad agire d’impulso, senza riflettere sull’effettiva operazione e sui rischi eventuali.

Allo stesso modo dobbiamo ricordarci che, essendo le transazioni in criptovaluta irrevocabili, è necessario prestare particolare attenzione all’indirizzo al quale stiamo inviando i nostri fondi durante una transazione. Una misura più avanzata può essere l’utilizzo di una cosiddetta “VPN”, Virtual Private Network ossia un tunnel crittografato, creato nella rete internet tra noi e un apposito provider del servizio che ci garantisca un parziale anonimato ma che soprattutto rafforzi la sicurezza della nostra connessione, di norma già crittografata, instradandola in un canale sicuro diverso da quello normalmente predisposto solo dal nostro provider, già noto solitamente ad un attaccante che voglia tentare di sottrarre il nostro traffico dati. Se desideri un accesso più fluido alle tue criptovalute, gli esperti suggeriscono di memorizzare una piccola quantità in un’app portafoglio online per facilitare le transazioni a basso valore. Tra i programmi più usati e sicuri in questo senso troviamo Mycelium Wallet e Samourai. Teniamo poi sempre crittografate e protette le chiavi di accesso alla Blockchain che usiamo per autorizzare ogni transazione. Questi dati non vanno mai e poi mai salvati sul nostro PC.

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