Nella mattinata di domenica 10 Maggio, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza un ventiquattrenne ucraino residente a Rimini per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di uno specifico servizio di prevenzione e repressione del fenomeno, i poliziotti della Squadra Mobile hanno concentrato la loro attenzione su questo soggetto che, dalle notizie acquisite e dagli approfondimenti effettuati, sembrava potesse detenere un’ingente quantità di stupefacente all’interno di un garage nella sua disponibilità. Nella mattinata di domenica scorsa, quindi, i poliziotti della Sezione Antidroga hanno pedinato il ragazzo e, dopo averlo visto uscire dal portone di un condominio della zona di San Giuliano con al seguito un trolley, ritenendo che potesse trasportare dello stupefacente, hanno deciso di procedere al controllo. Vistosi braccato, il ventiquattrenne è fuggito immediatamente e, dopo un breve inseguimento ed al fine di farlo desistere dal suo intento, uno degli agenti ha esploso un colpo in aria a scopo intimidatorio. Il ragazzo si è dunque fermato e, una volta bloccato, all’interno del trolley sono stati rinvenuti 10.68 g di hashish, un bilancino ed una bilancia digitale di precisione, numerosi sacchetti di cellophane per alimenti ed una macchina sottovuoto portatile. La successiva perquisizione effettuata presso il suo domicilio ha consentito di rinvenire e sequestrare 2.600 € in contanti ed un telecomando di apertura di un cancello. Dopo accurate ricerche, è stato individuato un garage al quale gli agenti hanno fatto accesso proprio grazie al telecomando rinvenuto nel corso della perquisizione. Al suo interno, sono stati rinvenuti 94 g di marijuana e 28 buste di plastica con residui di stupefacente dalla capienza di 1 kg circa. Condotto in Questura, su disposizione del P.M. di turno il ventiquattrenne ucraino è stato tradotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida tenutasi l’altro ieri, all’esito della quale è stata applicata a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Rimini/articolo/13105ebe177ba3c24866170929