Sport. M5S: ok più tasse su scommesse, no tassa scopo e ritorno pubblicità

(DIRE) Roma, 14 Mag. – “E’ giusto aumentare la tassazione sulle scommesse sportive, ma confermando nero su bianco la conferma del divieto di pubblicità del Dl Dignità e cancellando una tassa di scopo molto pericolosa. Lo sport dilettantistico deve essere aiutato con la fiscalità generale dello Stato e non con l’azzardo dal cui circolo vizioso occorre uscire”. Cosi’ in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero. “Nel mercato dell’azzardo le scommesse sportive sono tra i settori in massima espansione e la forma di gran moda tra i minorenni- spiegano- Una recente ricerca inglese mostra che i giovani inglesi non riescono più a vedere una sola partita di calcio senza collegarla alle scommesse. La tassazione in questo senso deve pertanto assumere due precisi obiettivi: la prima e’ la disincentivazione del mercato, a tutela della salute; inoltre e’ doveroso chiederci, in un momento tanto drammatico per l’Italia, dove debbano essere prioritariamente indirizzate le risorse economiche drasticamente ridotte delle famiglie Italiane. Non vi è dubbio che lo Stato debba porsi questa domanda, poiche’ l’azzardo e’ soggetto alla cosiddetta riserva Statale e è lo Stato a dover ne modulare la gestione, nel rispetto dell’articolo 41 della Costituzione”, spiegano Silvestri, Baroni, Endrizzi e Mantero. “Il secondo obiettivo deve essere quello compensativo: posto che la salute non e’ rimborsabile, e’ comunque necessario prevedere che, da un mercato che presenta componenti di rischio per la salute, siano prelevate risorse per compensare il danno sociale, analogamente a quanto avviene con la cosiddetta carbon tax: più inquini (pur nei limiti di legge!) piu’ paghi”, continuano i parlamentari del Movimento 5 Stelle. “Ecco perche’ a nostro avviso la tassazione dovrebbe confluire nella fiscalità generale e non acquisire la valenza di ‘tassa di scopo’. Il calcio dilettantistico va finanziato dallo Stato, non dall’azzardo. Diversamente si offrirebbe a quel settore una immagine filantropica che inganna i giovani italiani e abbiamo gia’ visto le drammatiche conseguenze con il decreto ‘terremoto’ che doveva finanziare la ricostruzione attraverso l’azzardo: L’Aquila non e’ stata ricostruita, ma anzi e’ diventata uno dei territori piu’ devastati dall’azzardo stesso”, spiegano i parlamentari Silvestri, Baroni, Endrizzi, Mantero. “Inoltre – ultimo ma per importanza e’ la pericolosita’ sociale – si farebbe dipendere un finanziamento essenziale all’attivita’ dilettantistica dalla crescita delle puntate di azzardo, creando una seconda inaccettabile ‘dipendenza’, rischiando di rendere ricattabile il settore”, concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle. (Com/Ekp/ Dire) 15:16 14-05-20

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