“Ieri in tutta Italia migliaia di commercianti hanno simbolicamente riconsegnato ai sindaci le chiavi dei loro negozi. E’ l’immagine plastica dello scontro tra la vita reale e le panzane favolistiche raccontate dal Governo. La ‘potenza di fuoco’ decantata da Conte è roba da ‘chiacchiere e distintivo’ e purtroppo la spina dorsale del Paese, quella costituita dal popolo dei pubblici esercizi, lo sta sperimentando a caro prezzo sulla propria pelle. Non solo la chiusura prolungata e la poca chiarezza sulla Fase 2, mancano provvedimenti in grado di dare un po’ di ossigeno ai commercianti: pensiamo, ad esempio, a chi non riuscirà ad onorare le cambiali e gli assegni in mano ai fornitori in scadenza da marzo a settembre. Il Governo finge di ascoltare le richieste di quei commercianti che, anche con una petizione promossa nell’ambito del gruppo Facebook “Commercianti Uniti” e presentata al Senato, hanno chiesto di intervenire sulle iscrizioni dei pagamenti non andati a buon fine nei registri dei protesti. Strozzati dalla crisi, i negozianti si troveranno a dover comunque pagare le tasse locali, gli sgravi contributivi, gli affitti e saranno ulteriormente gravati dai costi delle sanificazioni necessarie per mettere l’attività in sicurezza. Il Governo intende muoversi o aspetta di vedere l’Italia trasformarsi in una distesa di saracinesche abbassate?”. Lo dichiara in una nota il deputato toscano della Lega, On. Manfredi Potenti.