(DIRE) Roma, 10 Apr. – Un sacrificio necessario ma doloroso che costa almeno 8 miliardi al sistema turistico nazionale con lo stop agli spostamenti verso seconde case, parenti, amici, vacanze o gite fuori porta che interessa la stragrande maggioranza degli italiani che tradizionalmente escono di casa per i ponti Pasqua ed di primavera del 25 aprile e primo maggio, che quest’anno cadono rispettivamente di sabato e venerdi’. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento alla prospettiva di prorogare fino al 3 maggio il blocco agli spostamenti e tutte le altre misure di prevenzione contro la diffusione della pandemia. Un conto salato che colpisce un sistema gia’ in grande difficolta’ dopo settimane di chiusura. Sull’orlo del crack sono alberghi, ristoranti ma soprattutto per i 23mila agriturismi presenti in Italia per i quali la Pasqua segna tradizionalmente l’inizio della stagione turistica con la primavera che offre il miglior spettacolo delle campagne italiane. A causa dell’emergenza piu’ di 1 italiano su 2 (51%) ha dovuto rinunciare a qualsiasi progetto di viaggio o di gita gia’ programmato per Pasqua con le famiglie costrette a rimanere a casa, secondo indagine Coldiretti/Ixe’. Se non ci fosse stata l’emergenza il 17% avrebbe rivisto parenti e amici in un’altra citta’ o regione per vivere insieme il tempo della festa mentre 1 italiano su 5 (20%) sarebbe andato in villeggiatura in una localita’ italiana e solo il 5% avrebbe invece optato per una localita’ all’estero. Per la filiera turistica si tratta di duro colpo all’economia e all’occupazione soprattutto alla luce delle condizioni climatiche che avrebbero favorito la riapertura delle attivita’ stagionali, dal mare ai grandi laghi, dalla montagna alla campagna. Almeno un milione di persone tra italiani e stranieri sono costretti quest’anno a rinunciare a Pasqua e Pasquetta alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche italiane con 253mila posti letto e quasi 442 mila coperti per il ristoro, sulla base di una analisi Coldiretti su dati Istat. Cosi’ in un comunicato la Coldiretti. L’inizio della primavera e’ infatti il momento migliore per assistere al risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attivita’ agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie. Con la chiusura forzata e’ stata completamente azzerata la presenza degli ospiti con grandi difficolta’ per gli operatori ma molti agriturismi di Campagna Amica Terranostra si impegnano comunque a consegnare pasti con ricette tipiche direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola con la possibilita’ anche di offrirlo a parenti ed amici per mantenere un legame anche se costretti a rimane distanti. In questo momento difficile i cuochi contadini continuano a cucinare per gli italiani, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalita’ con menu realizzati tipici della tradizione delle diverse regioni disponibili sul sito www.campagnamica.it. da consegnare a domicilio con l’obiettivo di garantire a tutti, restando a casa, un viaggio nell’Italia del gusto e della tradizione con prodotti freschi e di qualita’ nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro. E per quanti colgono l’opportunita’ di stare tra le mura domestiche per cucinare sono disponibili sul sito www.campagnamica.it una serie di tutorial e corsi on line dove vengono spiegati trucchi e segreti della tradizione contadina. L’agriturismo e’ tra le attivita’ agricole che piu’ duramente sono state colpite dall’emergenza con la chiusura forzata delle strutture e la Coldiretti e’ impegnata nel realizzare un piano di intervento anche con la richiesta di un sostegno economico legato alle mancate presenze effettive sia come alloggio che come ristorazione, a fronte del completo annullamento di tutte le prenotazioni per le strutture diffuse su tutto il territorio nazionale, conclude la Coldiretti. (Comunicati/Dire)