Difendiamo il bergamotto, difendiamo il nostro oro giallo!

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In questi giorni si sta perpetrando l’ennesima mortificazione per l’economia calabrese. L’Unione Europea, infatti, pur se in tempi passati ha riconosciuto i benefici del nostro bergamotto tanto da concederne il marchio DOP, si appresta a bandire da tutti i Paesi della Comunità l’essenza estratta dal nostro prestigioso frutto con la motivazione, tanto scialba quanto risibile, che essa potrebbe causare allergie. Tutto ciò nel più assoluto e complice silenzio degli sconosciuti deputati italiani al Parlamento Europeo, mentre a Bruxelles si firmano accordi con il Marocco per la liberazione commerciale al fine di favorire le importazioni agrumarie d’oltremare a scapito dei nostri produttori. Questi accordi, e le relative regolamentazioni, danneggeranno in modo sensibile, anche mortale, le economie calabrese e siciliana, regioni tradizionalmente legate alla lavorazione e alla produzione dell’agrume, mentre favoriranno l’esportazione di prodotti di altre nazioni i cui benefici si estendono non solo alle nazioni coinvolte, ma anche alle lobby chimiche che in laboratorio si danno un gran da fare per produrre, in modo ovviamente sintetico, l’essenza stessa del bergamotto. Purtroppo è del tutto evidente che biechi personaggi, i cui rapporti con la grande industria della chimica fanno molto riflettere, non abbiano esitazione a danneggiare le nostre terre, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro per il comparto della coltivazione del frutto e della produzione dell’essenza del bergamotto. E sicuramente la crisi si aggraverà nel più ampio raggio per ciò che riguarda la lavorazione e l’esportazione degli agrumi in generale, mentre continua l’invasione di succhi proveniente non solo dal Brasile, ma anche dal Sud Africa (nazione dove non si effettua controllo fito-sanitario). Questi succhi immessi nel mercato vengono spacciati per nostre produzioni quando così non è. Il nostro oro giallo, l’essenza del bergamotto, basilare per la creazione di profumi e lozioni nella cosmesi, ricercato in campo dolciario per il suo gusto particolare, usato in campo medico per combattere, come metodo naturale, la gotta e dolori articolari, rischia di sparire dal mercato solo ed esclusivamente per una questione di inopportuna ingerenza nella nostra economia che implica interessi particolari. Si preannunciano, perciò, per circa 10.000 lavoratori e centinaia di piccole e medie aziende locali, momenti bui che porteranno inevitabilmente alla chiusura totale delle aziende stesse, con il conseguente aggravio del problema occupazionale in una regione già povera e abbandonata, alla mercè della ‘ndrangheta. Questa è la burocrazia di Bruxelles. Il MSI-Fiamma Tricolore chiede ad alta voce la valorizzazione dei prodotti tipici, la salvaguardia dei posti di lavoro ed il rilancio del comparto agrumicolo, tradizionalmente colonna portante della nostra economia. Protestiamo con tutte le nostre forze contro la fredda stirpe dei banchieri-burocrati, difendiamo ciò che è sempre stato e sempre sarà il fulcro della nostra tradizione, la difesa della Magna Grecia come cardine culturale ed identitario dal quale costruire una reale prospettiva di sviluppo economico ed occupazionale.

Antonio Giordano – vice-segretario provinciale Fiamma Reggio

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