Coronavirus. Aodi (Amsi): Non creare allarmismo su sbarchi dall’Africa

(DIRE) Roma, 17 Feb. – Foad Aodi, presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), e’ intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’e’ desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Universita’ Niccolo’ Cusano. Sul Coronavirus in Africa. “Andrei ad articolare le notizie sicure, confermate, senza creare allarmismo, questo e’ il nostro principio- ha affermato Aodi- Per quanto riguarda l’Egitto, si tratta di un cittadino cinese e non capisco perche’ l’Oms non dichiari ufficialmente la sua sanita’ nonostante i medici egiziani confermino che e’ cinese. Ma c’e’ un direttore di una societa’ cinese che e’ andato in Egitto quando era affetto da Coronavirus, poi e’ tornato in Cina e adesso stanno controllando tutte le persone che sono state in contatto con lui. L’Egitto ha dimostrato di essere all’avanguardia su questo. Sarei cauto nel dire che se il virus arriva in Africa bisogna preoccuparsi perche’ non ci sono servizi sanitari all’altezza, questo e’ un autogol che facciamo prima di andare a giocare una partita. Pericolo da sbarchi in Europa? Non creerei allarmismo su questo. Ci sono tanti politicanti che sparano slogan e parlano di contagio degli immigrati. E’ stato dimostrato che gli immigrati non portano malattie. Qualcuno voleva strumentalizzare questa cosa, ma e’ stato smentito dai fatti”. Sulle discriminazioni nei confronti dei medici cinesi. “I pazienti non vanno piu’ dai medici cinesi per paura. Chi aveva sedute di agopuntura le ha sospese. Noi siamo al loro fianco contro queste discriminazioni. Il presidente cinese deve chiedere scusa al mondo per la negligenza di aver nascosto inizialmente il virus. Non si possono censurare notizie per motivi geopolitici, economici o turistici”. (Comunicati/Dire)

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