(DIRE) Roma, 11 Feb. – “Non cadiamo in una sorta di grillismo di destra, quel che conta e’ la persona, non le categorie”. Cosi’ Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia, in n’intervista a “Corriere Torino”, risponde alla domanda se il prossimo candidato sindaco di Torino del centrodestra debba essere un civico o un politico. “È troppo presto, bisognera’ testarne la capacita’ di raccogliere consensi. Per la prima volta Torino sara’ contendibile per il centrodestra. Forza Italia non ha alcuna preclusione nei confronti di un candidato civico. Ma il problema e’ un altro. Il problema e’ avere un sindaco che sappia aggregare, un nome vincente che abbia una visione della citta’ alternativa a quella del Pd e dei 5 Stelle”. Per Tajani occorre “una citta’ dove la macchina comunale sia al servizio dei cittadini, non uno strumento di potere in mano ai partiti. Un’amministrazione che riduca le tasse, assicuri i servizi e paghi con tempi ragionevoli le imprese. E che soprattutto permetta a Torino di tornare a essere una citta’ capitale. Lo dico da quasi torinese, visto che mia nonna Maria era di qui. Per me questa citta’, culla di lavoro e cultura, ha sempre avuto una sua specificita’, una dimensione internazionale. Negli ultimi anni e’ rimasta indietro, messa in secondo piano sia nell’industria sia nel turismo. E al contempo si e’ trovata ad affrontare problemi sociali gravi, quando invece avrebbe dovuto ritrovare una nuova visione anche per le sue periferie”. “Il candidato? Civico o politico, poco importa. Alle regionali in Piemonte abbiamo vinto con Alberto Cirio, un ottimo euro-deputato. In Basilicata con un uomo della societa’ civile, un generale della Finanza, Vito Bardi”. (Com/Tar/ Dire)