Nel pomeriggio di ieri è stato eseguito un intervento a tutela di un minore del quale la madre aveva segnalato la sottrazione da parte del padre, che aveva dichiarato l’intenzione di suicidarsi. Una pattuglia di volante è accorsa in aiuto di un minore di anni 10 il cui padre lo aveva condotto a Rimini, dopo averlo prelevato da scuola, con l’intento di convincere la moglie a riallacciare il rapporto sentimentale. L’allarme era stato diramato dalla madre del bambino, spaventata per la sua sorte in quanto la sera prima era stata minacciata di morte con una pistola dal marito che qualche giorno prima aveva denunciato per il reato di maltrattamenti. La donna, dopo la presentazione della denuncia per maltrattamenti, era tornata a vivere con la famiglia d’origine insieme al figlioletto con l’intenzione di procedere alla separazione, ma il marito non aveva accettato l’abbandono, quindi la sera del 4 u.s. l’aveva attesa in strada al buio e l’aveva aggredita con un pugno al volto e, sotto la minaccia di una pistola, l’aveva costretta a salire nella sua autovettura obbligandola ad ascoltare le sue ragioni e i suoi propositi per ricucire la relazione. La vittima, lesionata in volto, temendo per la propria incolumità aveva assecondato il desiderio del marito, tentando di riportarlo alla ragione. Dopo aver viaggiato in auto senza meta, l’uomo rasserenatosi, aveva confessato alla donna che la pistola era giocattolo e per dimostrarglielo l’aveva distrutta, poi avevano raggiunto il figlio in palestra e si erano lasciati per rientrare nelle rispettive abitazioni. Terrorizzata dall’accaduto e dalla prospettiva che il marito concretizzasse gli inconsulti propositi, la vittima si era recata al pronto soccorso per ricevere le cure del caso e aveva allertato il personale dei carabinieri presso cui aveva deposito la denuncia per maltrattamenti. Nella mattinata di ieri, imperterrito, si era recato a scuola del figlio per prelevarlo e si era allontanato con lui preannunciando alla moglie insani intenti, sia verso se stesso che verso il figlio, con lo scopo di indurla ad un ripensamento per il recupero della relazione sentimentale. Sempre più preoccupata e destabilizzata la donna aveva richiesto l’aiuto dei carabinieri del proprio paese per denunciare la sottrazione del bambino chiedendone le ricerche. I militari, grazie alla localizzazione telefonica avevano individuato l’uomo a Rimini e avevano allertato la Sala Operativa della Questura che, a sua volta, aveva inviato immediatamente una pattuglia. Il personale operante prontamente rintracciava il padre e il figlio a bordo dell’autovettura e, alla vista dei poliziotti il bambino si emozionava accennando il pianto. L’uomo seguiva la volante presso gli Uffici di polizia in cui il bambino poteva riabbracciare la mamma alla quale veniva riaffidato, mentre veniva invitato a sostenere una visita medica specialistica presso il locale Pronto Soccorso, a cui aderiva di buon grado.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Rimini/articolo/13105e3d0478ba339634376120