A tu per tu con Andrea Quadrelli, in arte Parsifal

Andrea nasce a Seravezza, in provincia di Lucca, e vive a Trieste fino all’età di sedici anni. Poi si trasferisce a Reggio Calabria e di seguito in altre città per intraprendere la carriera sportiva di giocatore e allenatore di pallacanestro. A fine carriera trova lavoro presso la Fincantieri e collabora alla costruzione di navi da crociera. Al contempo si laurea in scienze religiose al seminario di Trieste. La musica accompagna tutto questo percorso e trova la sua collocazione negli ultimi anni, nei quali Andrea, in arte Parsifal, comincia la sua carriera di cantautore con la pubblicazione del suo primo cd “Tra le cose dell’anima”.

Chi è Andrea Quadrelli? Riesci a definirti?

Difficile definirsi. Comunque se proprio devo mi definisco un generalista. La società in cui oggi viviamo ci vuole specializzati in qualcosa di ben definito. Io credo, invece, che questa società abbia anche bisogno di persone che spazino in più campi, anche diversi tra loro. A me piace appartenere a questa seconda “specie” e seguire la mia curiosità. La vita offre molto e se posso “rubo” il più possibile.

Per molti anni il basket è stato il tuo mondo, prima da giocatore poi da allenatore… Perché lo hai lasciato?

È stato un distacco del tutto naturale e dovuto io credo. Al contrario di molti ex colleghi che hanno sofferto il fine carriera io, in realtà, ero contento di cambiare vita e affrontare qualcosa di nuovo con tutte le incognite che ne sarebbero derivate. Non mi divertivo, più la palestra era diventata un po pesante e al contempo cominciavo a seguire nuovi interessi. Il basket lo considero una bella parentesi della mia vita. Ho avuto la possibilità di vivere in realtà diverse che hanno contribuito alla mia formazione e sono molto grato alle persone che hanno contribuito alla mia crescita. Diciamo che il capitolo basket è chiuso senza rimpianti.

Il tuo percorso di studi non è stato proprio lineare, diversi anni dopo il diploma di geometra ti sei laureato in scienze religiose… Come mai questa scelta?

Questa è stata una scelta che ha lasciato stupito anche me e che onestamente non avrei mai pensato di affrontare e poi di portare a termine, sia per il mio concomitante impegno lavorativo e sia soprattutto per i miei passati da scolaro!!!!! In sintesi inaspettatamente la fede ha fatto capolino nella mia vita, ed ha fatto nascere in me molte domande che ho voluto indagare un po di più. Così mi sono iscritto al seminario di Trieste e mi sono rimesso a studiare. E devo dire che questo percorso di studi è stato fantastico. Sono stati tre anni bellissimi. Se posso permettermi una digressione, credo che tutti debbano coltivare una vita spirituale indipendentemente da quale sia il proprio credo. È essenziale in un mondo molto meccanicista, molto tecnico e che punta troppo al perfetto.

Quando nasce la tua passione per la musica?

La musica ho cominciato a bazzicarla proprio a Reggio Calabria grazie ad un mio compagno di squadra. Suonava la chitarra e gli sono andato appresso. Me la sono portata dietro per tutti questi anni e ne sono felice. La musica è la sola cosa che non mi annoia mai.

E quando hai capito che era la strada che sognavi?

In realtà nel mio cuore ho sempre pensato che la strada della musica l’avrei percorsa in qualche modo ma non sapevo esattamente quando essendo sempre stato dietro ad altre cose come studio, lavoro e sport. Adesso, credo sia il momento adatto per fare musica in modo serio e costruttivo. Per prepararmi al meglio mi sono diplomato al cet la scuola per autori di Mogol.

Come mai hai scelto come nome d’arte “Parsifal”?

Ha un’origine spirituale. Mi è stato dato da una persona che aveva compreso che ero/sono una persona sempre in ricerca e paragonò la mia “sete di verità” con la ricerca del Santo Graal da parte del cavaliere templare Parsifal. La cosa mi piacque e pensai che parsifal poteva essere un bel nome d’arte.

Hai partecipato a diversi concorsi musicali… Ci racconti queste esperienze?

In realtà, per quel che mi riguarda, i concorsi sono un modo per testare il lavoro che produco. Per farmi conoscere e per vedere i feedback di ritorno nel momento in cui la mia musica arriva nelle orecchie dell’ascoltatore. Sono sicuramente dei buoni attimi di condivisione con altri artisti ed anche di grande tensione prima dell’esibizione. Diciamo che sport e musica in questo trovano un punto d’incontro, ovvero, le sensazioni e le emozioni di una performance musicale o sportiva sono molto simili. La cosa mi fa piacere perché quelle sensazioni se per un po non le provo mi mancano. Il risultato finale se arriva bene altrimenti procedo ugualmente nella mia attività. Attualmente sono in finale al festival di Rimini.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto incidendo il mio prossimo cd che si intitolerà “E sogno ancora” saranno 14 brani dei quali sono molto fiero e soddisfatto. In questo album ci sarà anche una canzone alla quale tengo particolarmente che si intitola “Ogni volta che vuoi” che è dedicata al mio ex compagno di squadra e caro amico Peppe Scopelliti con cui ho avuto il piacere di condividere il campo di gioco negli anni reggini. Mi farebbe piacere riuscire a girare il video di questa canzone proprio a Reggio. Vediamo se ce la farò. Attualmente faccio parte anche di un duo i “Modena /Trieste” (MO/TS) con i quali a breve pubblicheremo dei lavori molto interessanti.

Lasciami concludere questa breve intervista con un affettuoso saluto alla città di Reggio Calabria, la mia seconda città, che ha segnato profondamente la mia vita, sette anni non sono pochi, e che mi ha dato la possibilità di conoscere persone stupende che in alcuni casi, come la famiglia Azzarà, mi hanno accolto come un figlio. Li porto sempre nel mio cuore. E pensare che a Reggio qualcuno si ricorda ancora di me mi conforta. Un abbraccio a tutti e a Reggio.

K.G.

Di seguito i link delle canzoni e dei contatti di Andrea Quadrelli

https://www.youtube.com/channel/UChganHmYE4F0vc4hBasWSNA?view_as=subscriber

https://open.spotify.com/artist/4uYFsvnIzvaUxkenjOozM0?si=Rp3KYwHLRguqOXwamBTG-Q

https://www.facebook.com/Parsifalwebpage/

https://www.instagram.com/parsifal_andrea/

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About the Author: Katia Germanò