di Antonio Virduci – Diciamoci la verità: c’era forte preoccupazione alla vigilia di questo big-match che metteva di fronte un’ansimante lepre Reggina e il Bari ovviamente nelle vesti dell’instancabile cacciatore che dopo un lungo inseguimento era riuscito a mettere nel mirino la sua preda. Insomma, c’era da profondere tutta l’energia possibile per ribadire la supremazia sul campionato e gli amaranto, sospinti da uno stadio gremito in ogni ordine di posti o quasi (16.092 paganti, record stagionale), questo hanno fatto, sfiorando un successo cullato sino a un paio di minuti dal triplice fischio finale.
Solo un fuorigioco non visto da segnalinee e arbitro, infatti, ha impedito la vittoria di misura della Reggina, passata in vantaggio nella ripresa con una girata di testa di Denis su un traversone di Rolando che aveva mandato in visibilio uno stadio intero. Una gara che fino a quel momento aveva vissuto momenti di grande intensità e agonismo, per carità, ma in quanto a tiri verso lo specchio della porta nemmeno uno, da una parte e dall’altra. Finisce con un nulla di fatto ma per gli amaranto di Toscano può andare bene anche così. Distacco invariato nei confronti delle inseguitrici e una giornata in meno alla fine del torneo. A Vibo, la prossima, settimana, tornare alla vittoria non sarà impresa impossibile.