Approccio strutturalmente insufficiente, impegno passivo
(DIRE) Roma, 8 Gen. – “Il Piano Delta e’ emerso sin da subito come non sostenibile sotto vari aspetti, mantenendo un cospicuo numero di rotte strutturalmente in perdita, non dando pieno respiro al potenziale del mercato Nord America (area elettiva di sinergia con Delta), prevedendo una crescita dei ricavi per passeggero mai raggiunta prima, anche in virtu’ di non precisamente definite iniziative da realizzarsi con Delta, e ipotizzando una ottimizzazione dei costi non supportata da una completa analisi di fattibilita’”. Atlantia lo scrive in una memoria inviata alla commissione Trasporti della Camera relativa alla passata procedura di cessione dell’Alitalia. “Nonostante i cospicui sforzi intrapresi da Atlantia, volti a mitigare le criticita’ e a rinforzare il Piano Delta- si legge nella memoria- tale scenario e’ stato considerato inadeguato in quanto Delta non avrebbe rappresentato quel ‘partner industriale’ operativamente coinvolto, di cui il progetto di rilancio avrebbe avuto bisogno”. L’approccio proposto da Delta per il rilancio di Alitalia “e’ risultato strutturalmente insufficiente ad avviso di Atlantia e dei suoi advisor- prosegue la nota- alla luce sia del Piano industriale non sostenibile nel lungo periodo, sia di una proposta di governance che ha evidenziato un impegno prettamente passivo da parte di Delta”. (Ran/Dire)