Grande risposta, in termini di partecipazione e contenuti, per i primi tre tavoli tematici che accompagnano la redazione del Piano Strategico della Città Metropolitana
I tavoli tematici su “Beni Culturali e Paesaggio”, “Tutela e sostenibilità ambientale” e “Agricoltura”, che si sono svolti nei giorni scorsi a Palazzo Alvaro, hanno consentito di far emergere elementi rilevanti al fine di orientare le scelte del Piano Strategico ed hanno contribuito fattivamente a riaffermare la capacità della comunità metropolitana, nelle sue varie espressioni, di creare sinergie al passo con le potenzialità del nuovo modello di governance.
Soggetti istituzionali e tutto il mondo locale for e non profit, con la collaborazione degli esperti del Piano Strategico, sono stati protagonisti di significativi momenti di partecipazione, aperti ed efficaci, su settori di rilievo per il futuro della Città Metropolitana.
Il ciclo di incontri, che proseguirà nelle prossime settimane, si è aperto dando spazio a riflessioni e visioni comuni sul patrimonio culturale e sul paesaggio della Città Metropolitana. Il tavolo, che si è proposto come luogo in cui individuare nuove progettualità da far confluire nel Piano, ha posto l’attenzione sulla necessità di costruire una vision e di individuare temi utili alla costruzione di un’identità “metropolitana” su cui avviare un processo di valorizzazione e di promozione, sostenibile e inclusiva, riferita non soltanto ai beni culturali o paesaggistici quanto all’intera comunità. Al centro delle riflessioni, oltre ai “beni convenzionali” già riconoscibili e soggetti a forme di tutela e circuiti di fruizione consolidati, soprattutto quelle risorse culturali e paesaggistiche che, per difficoltà di accessibilità e fruizione, vivono una condizione di fragilità e che difficilmente possono essere riconosciute come patrimonio. Per esaltare tali potenzialità endogene, in una logica di sistema e di gestione integrata, occorre una visione progettuale futura a cui accompagnare meccanismi che rendano il patrimonio culturale produttore di economia: partendo dalla comunicazione, per poi passare dalla formazione degli operatori fino alla introduzione di elementi di innovazione.
Analoga prova di dialogo, condivisione e fiducia tra stakeholder e Città Metropolitana, nel quadro del Piano Strategico, è stata offerta nel corso del confronto sulla tutela e sostenibilità ambientale. Anche su questo tema il Piano deve individuare traiettorie che sostengano l’ambiente come asse principale di sviluppo della Città Metropolitana, e come chiave identitaria del territorio. L’atto di indirizzo deve lavorare su depurazione e rifiuti, su economia del riciclo, sul consumo del suolo e rigenerazione urbana, su rischio idrogeologico e sismico. È necessario, proprio in questa direzione, dialogare con la pianificazione urbanistica e con i privati che investono nel territorio e attivare interventi di educazione e conoscenza ambientale, nonché avviare un rinnovamento delle competenze delle risorse umane.
Importanti sinergie progettuali, da veicolare mediante un disegno strategico comune e condiviso, hanno caratterizzato anche il terzo tavolo tematico dedicato al confronto su agricoltura, agroalimentare e forestale Questo terzo tavolo, ha dato ulteriori indicazioni e proposte da approfondire nei prossimi incontri: dal marketing territoriale alla specializzazione per la costruzione di nuove filiere e il rilancio delle esistenti, dalla multifunzionalità del mondo rurale alla promozione delle eccellenze del territorio.
Il processo partecipativo proseguirà con nuove occasioni di ascolto, sia in modalità diretta convocando i singoli stakeholder per ulteriori approfondimenti che attraverso nuovi tavoli. La Città Metropolitana intende portare a sintesi le visioni e le riflessioni condivise durante gli incontri tematici per costruire una strategia che definisca prospettive di crescita concrete e realizzabili e che consenta, inoltre, di proporre ai tavoli della nuova programmazione comunitaria 21/27 una progettualità definita con cui attivare le risorse necessarie per creare opportunità di sviluppo. Le discussioni future dovranno, altresì, individuare soluzioni e prospettive per la governance dei processi di attuazione di tale progettualità.