Napoli. Pranzo di Natale con musica in galleria per 250 senzatetto

Menù multietnico e le voci del coro del San Carlo

(DIRE) Napoli, 17 Dic. – “Mangiare qui in galleria è una bella festa. Molti di noi sono in difficoltà, viviamo e mangiamo in strada. Oggi possiamo stare con tanta gente e ascoltare musica”. A parlarci è Nunzio, un giovane senzatetto napoletano che oggi, insieme ad altre 250 persone, ha partecipato a un pranzo di solidarietà nella galleria Umberto I. Il consueto appuntamento del Pranzo di Natale del teatro San Carlo quest’anno si è infatti svolto fuori al Massimo partenopeo, nella galleria che durante tutto l’anno diventa la casa di molti clochard.

“E’ un appuntamento che riempie il cuore di gioia – ha spiegato alla Dire la soprintendente del San Carlo Rosanna Purchia -. Da anni apriamo il teatro a queste persone ma su richiesta della Caritas e dei ristoratori siamo usciti fuori dalle mura del San Carlo, per donare un po’ di amore e calore”. L’iniziativa, organizzata dall’associazione dei commercianti di via Santa Brigida in collaborazione con la Caritas e con il patrocinio dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Napoli, ha permesso a 250 senzatetto di pranzare ascoltando gli artisti del Coro del San Carlo diretti da Gea Garatti Ansini. Alle persone senza fissa dimora e’ stato offerto un pranzo multietnico donato dai ristoratori di Santa Brigida. “Sushi e bruschette al pomodoro, pasta e fagioli alla pescatora, salsiccia e patate e un dolce.

Cosi’ facendo siamo andati incontro ai gusti di tutti”, ha dichiarato alla Dire Antonio Autiero, titolare di Casa Viscardi, tra i promotori del Pranzo di Natale insieme a Marco Pera di Sano Sano. “E’ un’iniziativa nata spontaneamente da parte di noi ristoratori di Santa Brigida – ha spiegato Pera -, spesso vengono a trovarci le persone meno fortunate. Ci chiedono cibo, non soldi. Abbiamo pensato di regalargli questo momento: tutti dovremmo essere pronti a fare beneficenza in modo attivo e concreto”. “Tutte le iniziative messe in campo hanno un comune denominatore: la solidarieta’ verso chi ha poco o non ha proprio nulla. Questa citta’ e’ inclusiva, non esclusiva, e la solidarieta’ – ha detto Monica Buonanno, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli – non si esaurisce certo nelle feste di Natale”. (Nac/ Dire)

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