Una studentessa ha scoperto l’apparecchio nascosto nelle toilette e ha lanciato l’allarme. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica
Scandalo in una scuola media superiore: telecamere nei bagni per “spiare” e “filmare”. Tutto è partito dalla scoperta di una studentessa. La ragazza, infatti, ha notato in una delle pareti del bagno un movimento sospetto, confermato poco dopo. All’interno del muro era stata installata una piccola microcamera, al fine di osservare le studentesse nell’intimità. È questa la spiacevole esperienza vissuta Martedì da una studentessa nella scuola per adulti di Zurigo. La studentessa ha immediatamente reagito, portando la video-camera ai dirigenti scolastici, i quali, cadendo dalle nuvole, hanno immediatamente allertato le autorità. Gli esperti della polizia scientifica, giunti sul posto, hanno subito sequestrato l’apparecchio. Gli agenti dovranno appurare il contenuto delle registrazioni e, nel contempo, cercare di reperire il proprietario. L’intero edificio è stato successivamente controllato: nessun’altra telecamera è stata rinvenuta. Non è dato sapere da quanto tempo la videocamera nel bagno della scuola, filmasse le studentesse nella loro intimità, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. I più ottimisti pensano che l’occhio del grande fratello non ci fosse da molto tempo, una speranza motivata dal fatto che era posizionata in modo abbastanza visibile, il personale delle pulizie avrebbero potuto accorgersene. Però resta il sospetto che il tizio abbia potuto cambiarla di posizione più volte, forse per ottenere delle «inquadrature» migliori. E c’è un altro dubbio, ancora più inquietante: le immagini sono finite su qualche telefonino, sul pc? E se sono in circolazione potrebbero essere utilizzate da qualche sito? Meglio non pensare a questa eventualità, ci sarebbe davvero da fasciarsi la testa. Se ci si sofferma a riflettere quali meccanismi infernali ed incontrollati possono produrre una webcam in una location come una toilette ed un computer collegato ad internet, c’è da impazzire. E’ probabile che tutto ciò si sia evitato grazie al tempestivo intervento degli inquirenti. Appena sono stati informati della scoperta della videocamera si sono immediatamente attivati nelle indagini. Intanto, poichè il problema è speculare nel resto del pianeta, proprio per scongiurare episodi gravi come questo, sarebbe opportuno che il personale di tutti gli istituti scolastici procedessero a controlli dei locali.
c.s. – Giovanni D’Agata – Sportello dei Diritti