Domenica 10 novembre alle ore 18 seconda manifestazione della programmazione de “Le Muse” per il Ventennale. Ogni appuntamento si arricchisce di volta in volta, di nomi importanti del tessuto culturale, religioso, sociale, artistico ed umano della città di Reggio Calabria.
La Sala d’Arte di via San Giuseppe 19, vedrà così un doppio momento scaturito dall’ultima pubblicazione di mons. Giacomo D’Anna, parroco della chiesa di San Paolo alla Rotonda che ha dato alle stampe “Una Voce da dentro…l’esperienza di una presenza in carcere”. Il testo vede una introduzione di Vittorio Mondello – arcivescovo emerito di Reggio Calabria – Bova, il quale sin dalla prima pagina, ribadisce, come spesso si parla delle carceri ma come strutture fatiscenti, cattive situazioni di vita dei carcerati, legittimità delle pene in attuazione delle leggi dello stato, della carenza di personale. Questo libro, invece, tende al raccordo tra legge e misericordia e di come sia importante la figura del cappellano che dedica il suo tempo a dialoghi, incontri, conferenze e mette in pratica l’insegnamento di Gesu’ “Ero carcerato e mi avete visitato”.
Uno scritto dal grande valore umano ricorda Giuseppe Livoti, perché ci si può imbattere anche nella lettura di elaborati, in cui, oltre alle varie testimonianze di operatori ed esperti, vi sono confessioni di cuore, di coloro i quali non hanno un nome o cognome ma, vivono attraverso una nomenclatura legata solo al numero della cella. Dai progetti, al cineforum, alle attività al femminile, ai racconti tutto è esperienza e mons. Giacomo D’Anna da sacerdote e giornalista, da Cappellano della Casa Circondariale di RC dal 2004 al 2018 scrive che il suo ruolo nel carcere è figura vera, non si tratta di canonici delle Cattedrali, ma di poveri preti che se potessero prenderebbero il posto di ciascuno, per liberare le celle e incarcerarsi per sempre. D’Anna quando lascia il carcere, pensa a due sentimenti che dominano con particolare vigore in questa città: la speranza e l’odio ed in carcere, ho capito cosa sia e quanta forza abbia la speranza.
Alla conversazione domenicale partecipano mons. Giacomo D’Anna – parroco San Paolo alla Rotonda e Cappellano del Carcere, Giuseppe Cartella – neuropsichiatra e primario Neurologia Policlinico Madonna della Consolazione Rc, Emilio Campolo – responsabile Area Pedagogica Casa Circondariale di RC. I testi verranno letti dai componenti del Laboratorio di Lettura Clara Condello, Marcella Falcone. Abbinata alla presentazione la collettiva d’arte “Corde e Legami” – collettiva degli artisti delle Muse e di Arte Club Accademia di CZ con la partecipazione degli artisti: Marisa Scicchitano, Mirella Bruni, Ileana Mauro, Ornella Cicuto, Lia Antonini, Mimma Gallelli, Santina Milardi, Francesco Logoteta, Grazia Papalia, Pierfilippo Bucca, Manuela Lugara’, Daniela Campicelli, Antonella Laganà, Adele Leanza, Maria Teresa Cereto, Gabriele Marsico, Rossella Marra, Cristina Benedetto. La collettiva (che sarà possibile visitarla per tutto il mese di novembre, il martedi ed il giovedi mattina, mentre gli altri giorni di pomeriggio), conclude il presidente Livoti, parte dal pretesto della “corda e del nodo” come elemento di violenza e di legame a volte negato, a volte violento e di come possa simbolicamente identificare le sopraffazioni del nostro tempo.