Già da oggi – nel tratto compreso fra ponte Sant’Angelo e ponte Vittorio Emanuele II – inizierà, a cura dei militari della Capitaneria di porto di Roma, la messa in sicurezza dell’area, interessata da basamenti risalenti con ogni probabilità ad epoca romana.
La rimozione del relitto, della lunghezza di 10 metri e costituito da materiale cementizio e reti metalliche, sarà effettuata a partire da Giovedì 10 Ottobre per una durata di circa 5 giorni.
Le operazioni di recupero e smaltimento saranno svolte da ditte specializzate incaricate dalla Regione Lazio, secondo un piano preventivamente autorizzato dalla stessa Capitaneria di porto, al fine di garantire il mantenimento dei massimi standard di salvaguardia ambientale e di tutela della navigazione.
L’attività nasce per contrastare l’annosa problematica legata alla presenza di relitti semiaffondati lungo il corso del Tevere (nella maggior parte dei casi di proprietà ignota) che, oltre a contribuire al degrado e alla scarsa fruibilità della zona, possono essere concausa, nell’ipotesi di piene del fiume, di rischi idraulici conseguenti alle difficoltà del corretto deflusso delle acque, oltre che di ostacolo al transito in sicurezza delle unità nautiche.
La Guardia Costiera di Roma, dal settembre 2017, si è fatta promotrice di una serie di incontri periodici con le Amministrazioni competenti – Regione Lazio, Autorità di bacino, Autorità di sistema portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale, Comuni di Roma Capitale e Fiumicino – al fine di coordinare le azioni necessarie per rimuovere i relitti e, conseguentemente, ripristinare i più consoni standard di salvaguardia, di decoro ambientale e di possibilità di fruizione, nel tratto fluviale, da parte della collettività.
L’appuntamento per la stampa è previsto il 10 ottobre alle ore 12:30 presso il tratto di banchina, posto sulla sponda sinistra dell’alveo del fiume Tevere, compreso fra ponte Sant’Angelo e ponte Vittorio Emanuele II.
Comunicato Stampa – Guardia Costiera