Roma, il Museo Nazionale di Palazzo Venezia

Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia ha sede a Roma, all’interno dell’omonimo edificio

Il Palazzo, imponente dimora papale, edificato a partire dal 1455 per volere di Pietro Barbo, papa col nome di Paolo II, si può ritenere come la prima affermazione nella città di Roma del modello del palazzo rinascimentale. In esso si ritrovano in sintesi i principi espressi da Leon Battista Alberti, che a quel tempo era il protagonista della cultura umanistica e classica che improntava la città. Non si conosce però il nome certo dell’ideatore di questo tesoro dell’architettura del Quattrocento, punto di riferimento per molti palazzi di Roma sorti successivamente, anche a causa delle tantissime modifiche a cui il complesso è stato sottoposto nel corso dei secoli. Dopo essere stato residenza papale, nel 1564 fu ceduto alla Repubblica di Venezia, da cui il nome, che vi stabilì la propria ambasciata. Nel 1797, anno della fine della Serenissima, l’edificio passò all’Austria, che ne mantenne la funzione di sede diplomatica. Nel 1916 il Regno d’Italia reclamò il palazzo all’Austria e il ruolo simbolico-nazionalistico assunto dall’edificio dopo la restituzione spinse, nel 1922, Benito Mussolini a sceglierlo come sede del governo fascista e ad utilizzare come proprio ufficio la Sala del Mappamondo in cui si apre il celebre balcone settecentesco.

La nascita del Museo del Palazzo di Venezia avviene nel 1916, quando l’edificio, dopo essere passato al Regno d’Italia, 0viene scelto come sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale. Proprietà del MiBAC, dal dicembre 2014 è – insieme alla Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte al suo interno – uno dei 43 musei del Polo Museale del Lazio. Le sue raccolte si sono formate a partire da un primo nucleo di sculture e opere provenienti da Castel Sant’Angelo, dalla Galleria nazionale d’Arte Antica e dalle collezioni del vicino museo del Collegio Romano. Il materiale artistico dell’originaria collezione era composto di opere prevalentemente di epoca medievale e rinascimentale, testimonianza di particolari settori dell’arte decorativa come piccoli bronzi, smalti, marmi, ceramiche di manifattura italiana. Il Museo conserva dipinti di artisti tra i quali Gian Lorenzo Bernini, Giorgione, Giotto, Benozzo Gozzoli, Guercino, Carlo Maratta, Pisanello, Guido Reni, Giorgio Vasari, pastelli, sculture, bronzetti, maioliche, terrecotte, porcellane occidentali e orientali, medaglie, sigilli, mobili, armi, avori, argenti, vetri, smalti, stoffe e arazzi. Nel loggiato esterno, il Giardino di Paolo II, è allestito un lapidario. Ospita mostre.

K.G.

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About the Author: Katia Germanò