Alcuni giorni fa, mentre transitavano in via Pietro Cossa, all’incrocio con Piazza Cirene, gli agenti della Squadra Volante hanno visto una Fiat Panda bianca attraversare l’incrocio ad alta velocità nonostante la luce rossa del semaforo. Ne è nato un inseguimento, nel corso del quale l’auto in fuga ha proseguito la sua folle corsa a velocità sostenuta, spesso impegnando vie contromano e attraversando più volte incroci con luce semaforica rossa. In corso Regina Margherita, la Fiat Panda ha raggiunto la velocità di circa 170 km/h., nonostante il primo traffico del mattino, essendo da poco trascorse le 5. L’inseguimento, che ha interessato numerose vie del quartiere, è durato più di 15 minuti nel corso del quale il conducente dell’auto ha proseguito con manovre spericolate e pericolose.
Dopo che l’auto ha svoltato in corso Tassoni, gli agenti hanno momentaneamente perso di vista il veicolo prima di ritrovarla parcheggiata in via Levanna angolo via Locana. Due donne che erano in strada nei pressi, hanno riferito agli agenti che l’uomo in fuga aveva tentato con loro un approccio, ma al loro rifiuto di era allontanato in direzione di via Cibrario. Gli agenti della Squadra Volante hanno poi rintracciato l’uomo in piazza Moncenisio. Quando questi è stato fermato è caduto più volte in contraddizione alle domande dei poliziotti. Con sé, inoltre, aveva le chiavi della Panda bianca. Gli agenti hanno anche appurato che, il conducente dell’auto, un italiano di 35 anni, con precedenti di polizia era alla guida dell’auto con la patente revocata. Il trentacinquenne è stato arrestato per resistenza a P.U. e denunciato per il rifiuto di sottoporsi ad accertamenti così come previsto dal Codice della Strada.
fonte – http://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo/6845d98824024b62379124473