(DIRE) Roma, 15 Set. – “Don Pino Puglisi, martire della Chiesa, è stato un simbolo della lotta per dimostrare che anche nei territori più difficili, nei quartieri più a rischio, nelle strade più esposte, un’alternativa alla mafia, alla connivenza e alla rassegnazione c’e’ sempre. Ed è quella della libertà e della legalità. È stato ucciso proprio per questo, perche’ non potesse più insegnarlo e fare da esempio e da guida soprattutto per quei giovani ai quali indirizzava principalmente la sua azione pedagogica. La sua perdita ci rattrista e ci addolora doppiamente, ancora oggi a 26 anni dal suo barbaro assassinio”. Lo dichiara il presidente del Senato Elisabetta Casellati ricordando il sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre 1993. Il Presidente Casellati aggiunge: “La lezione più importante che Padre Puglisi ci ha lasciato e’ che le organizzazioni criminali temono la parola, il dialogo, la cultura, più di ogni cosa. Sono queste le armi più potenti ed efficaci che le istituzioni e la società civile hanno in mano per sradicare definitivamente le mafie dal nostro Paese. Dal seme che Pino Puglisi ha gettato negli anni del suo impegno evangelico e sociale- conclude il presidente del Senato- e’ germogliata in Sicilia, e si e’ diffusa in tutto il Paese, la speranza che la mafia può essere sconfitta. Una speranza che tutti, non soltanto magistratura e forze dell’ordine, abbiamo il dovere di alimentare ogni giorno con gesti e azioni concrete a testimonianza e a tutela della legalità. Perchè come lui stesso diceva: ‘Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”. (Com/Ran/Dire) 12:51 15-09-19
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