La carne in Italia costa il 20% in più che nell’UE: è ormai diventato un prodotto di lusso

Polonia e Bulgaria sono i più economici. Anche per altri generi alimentari gli italiani devono sborsare di più

La carne è un prodotto di lusso in Italia dove costa il 20% di più rispetto alla media dell’Unione europea (UE). Peggio ancora in Austria e Svizzera, seguite a distanza da Islanda e Norvegia dove i prezzi sono rispettivamente 1,65 e 1,55 più elevati, secondo i dati rilevati dall’istituto europeo di statistica Eurostat. “Se stai preparandoti a comprare della carne per un barbecue in queste ultime settimane di estate, potresti essere interessato a fare un confronto del prezzo della carne nel tuo Paese con altri Stati membri dell’UE”, hanno scritto gli statistici sul sito ufficiale. Anche per altri generi alimentari gli italiani devono sborsare di più degli altri abitanti dell’Europa. Se si considera la media Ue al 100%, gli italiani pagano la carne il 120%, ossia più o meno come i danesi (121%) e gli svedesi (119%), più dei tedeschi (106%), ma meno dei francesi (131%), per non parlare dei lussemburghesi (142%) e degli austriaci (146%). L’Austria risulta il Paese Ue in cui la vita è più costosa per chi non è vegetariano o vegano, mentre la Romania e la Polonia i più economici (63% entrambe). In generale a est la carne costa meno, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: in Bulgaria si paga il 64% in Lituania il 71% e in Ungheria il 74%.Gli Stati membri dove la carne costa meno sono Polonia e Romania con il 37% in meno della media UE.  I Paesi un cui il prezzo è più alto sono invece l’Austria (46% sopra la media), il Lussemburgo (42%) e la Francia (31%). La categoria ‘carne’ include manzo e vitello, maiale, agnello, pecora e montone, pollame, frattaglie commestibili e altri preparati. Attraverso lo strumento interattivo, si possono comparare i Paesi anche su altre categorie di merci.

c.s. – Giovanni D’Agata

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