È tornata in libertà una delle Pussy Riot, il gruppo punk femminista colpevole di “teppismo motivato da odio religioso” per una performance anti-Putin, nella cattedrale di Cristo Salvatore. Secondo le prime indiscrezioni, Ekaterina Samutsevich, 30 anni, passerà a un regime di libertà vigilata, dopo che si sarebbe dissociata dal gruppo. Rimangono invece in una colonia penale Nadia Tolokonnikova, 22 anni, e Maria Aliokhina, 24 anni.
I giudici leggendo le motivazioni della sentenza, hanno spiegato che la Samutsevich può continuare la propria rieducazione fuori dal carcere, anche se con qualche restrizione. Dovrà attenersi ad una serie di limitazioni, tra cui andare due volte al mese al commissariato, e non commettere altri reati.
Salvatore Borruto